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 Home page > Tribuna Libera > Trump, Putin, la Clinton e la Lega

Trump, Putin, la Clinton e la Lega

Sembrava fatta per la Cinton in effetti i cittadini che hanno votato per lei sono in maggioranza, ma come in tutti i paesi del mondo non esiste una legge elettorale perfetta, da qualche parte c’è sempre una pecca.

In ogni caso alla notizia dell’elezione del miliardario non ci sono stati i fuochi d'artificio. Forse esagerata la presa di posizione dei sostenitori della Clinton ma, tant'è che in un paese democratico ci sta anche questo.

Come solito, preferisco aspettare qualche giorno e fare riflessioni su ogni cosa e certo le elezioni americane, non sono cosa da poco. Francamente mi sembrano grosse sparate elettorali quelle di un Trump deciso a fare un muro con il Messico, ma ora invece di un muro massiccio sarà fatto in parte anche in reticolato. Un invito ai clandestini a continuare la loro triste esistenza.

Quello che mi chiedo è se tutti questi milioni di clandestini sono effettivamente dei criminali, come mai l’America se li è tenuti in casa fino ad ora? Forse perché servivano. Mi ricorda la storia del Muro costruito in Israele dove tutti i giorni transitano centinaia di migliaia di palestinesi per lavorare proprio dietro quel muro che li rinchiude come animali in un recinto alla sera.

Sarà la via giusta per contenere un disagio serpeggiante oramai da parecchio tempo? Forse no, la costrizione non ha mai portato buoni frutti e pur d’accordo ad eliminare la malavita, che però deve essere consegnata ai carcerieri del proprio paese nativo e magari gettata la chiave. E’ vero esiste un forte tasso di disoccupazione, ma il problema è che certi lavori pesanti o dannosi alla salute i cittadini dei paesi cosidetti emancipati, non li vogliono fare e se non ci fossero questi “clandestini di comodo” il lavoro si bloccherebbe.

Quello che più turba è l’amicizia di Trump e Putin il quale non è certo un personaggio da imitare o stimare visto quante vittime del regime è riuscito a fare in 20 anni di governo o magari dittatura. L’errore dei democratici è stata proprio Lei la Clinton, che pur essendo la continuità del governo Obama, non è Obama e non ha la sua credibilità, fascino e concretezza. Senza poi scordarci del fatto che il caro maritino lo ricordiamo ancora oggi per le sue avventure galanti con le stagiste.

E la Lega? Esulta come se fosse una vittoria personale, ma ahimè ben lungi dal supportare un raffronto sia di persona che di sistema di governo fra America e Italia.

La sensazione è che, partiti con l’uscita dell’Inghilterra dall’unione europea, ed ora con le elezioni di Trump ci troveremo di fronte a sorprese forse non tanto gradevoli anche se non in breve tempo .

Loredana Michelon

Questo articolo è stato pubblicato qui

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