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Trenitalia: passeggeri invisibili - ancora zecche per le FS

Ancora zecche sui treni italiani. Nonostante le rassicurazioni dell’amministratore delegato Moretti dopo i casi della scorsa estate, anche ieri sull’Eurostar 9374 in servizio tra Reggio Calabria e Roma ha fatto la sua comparsa il pericoloso parassita. La sgradevole scoperta è stata fatta da due passeggeri, Francesca M. e Domenico P., che avevano appena preso posto sul treno: “Stavamo tranquillamente chiacchierando quando ci siamo accorti della presenza di una zecca sul nostro tavolino. L’abbiamo schiacciata e abbiamo avvisato subito il capotreno”, raccontano ad AgoraVox i due amici.

Con loro altri sette passeggeri che viaggiavano nei posti adiacenti sono stati fatti spostare in un’altra carrozza ed è stata fatta firmare loro una liberatoria in cui dichiaravano di “proseguire il viaggio sotto la propria responsabilità”.


In teoria si doveva trattare di un viaggio tranquillo e confortevole: le carrozze con cui era stato allestito il treno provenivano dai convogli dell’alta velocità, il segmento più costoso dei mezzi Trenitalia. E, invece, no: come se non bastassero le zecche, nella carrozza in cui i nove viaggiatori sono stati fatti accomodare il sistema di climatizzazione era fuori uso: “Siamo passati dall’aria condizionata (a novembre!) al riscaldamento al massimo. Nonostante le nostre reiterate richieste di abbassare di qualche grado la temperatura, e gli innumerevoli quanto vani tentativi del capotreno, la “sauna” è durata sino alla fine del viaggio”, raccontano i malcapitati.
Un viaggio confortevole, non c’è che dire. E anche economico: “soli” 57 euro per un posto in seconda classe. E che classe!
 

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