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Tre tazze di tè… vuote: i dubbi sulle storie di Greg Mortenson

Un famoso alpinista e scrittore, Jon Krakauer, ha visitato i luoghi descritti dal best seller "Tre Tazze di Tè" di Greg Mortenson. Ha trovato testimonianze e racconti che smentiscono quanto scritto da uno dei nuovi santoni dell'assistenza internazionale.

Ha scoperto, che come spesso accade su report e bilanci sociali delle ONG, invenzioni ed esagerazioni sono l'esca per raccogliere fondi. Su 141 scuole dichiarate costruite, finanziate e funzionanti solo poche hanno insegnanti e studenti e qualcuna neanche esiste.

Stessa cosa è accaduta per i progetti della Fondazione di Madonna.

A proposito di scuole funzionanti e non, una trasmissione televisiva americana e un'inchiesta fatta sul posto da Jon Krakauer (Three Cups of Deceit) hanno rilevato alcune sorpresine. Greg Mortenson, come tanti nel bel mondo della cooperazione, sembrerebbe un gran contaballe. Lo ricordiamo autore del best seller strappalacrime Tre tazzè di tè (Rizzoli Editore, euro 9 in saldo) in cui si raccontava del suo impegno nelle zone di frontiera del Pakistan, delle scuole costruite e del suo “eroismo” (rapimenti, etc). Un best seller applaudito e che ha contribuito a far raccogliere alla sua associazione oltre USD 60 milioni (infatti adesso ne ha scritto un altro).

Gran parte delle storie sembrerebbero inventate e, cosa più grave, delle 141 scuole che dice di aver costruito solo poche funzionano e addirittura qualcuna non esiste. Esagerazioni e invenzioni, sembra; del resto è ciò che si legge in gran parte dei Bilanci Sociali delle aziende dell’industria dell’assistenza e, nel nostro piccolo, quanto abbiamo raccontato relativamente a CCS Italia. Mortenson, come altri (vedi Fernanda Contri), dice che i fatti documentati sono “distorti, parziali, minaccia querele".

Jon Krakauer ha però fornito tanta documentazione che ha indotto la controparte a una mezza ritirata. Lui, dopo tante voci su malefatte dell'Associazione, ha preso scarponi e zaino ed è partito per il Pamir (Baltistan). Lì è di casa perché è un notissimo scalatore, autore, fra gli altri del libro-scandalo Aria Sottile, sulle tragiche (e vere) conseguenze dell’alpinismo commerciale sull’Everest.

Un po' protetto dall'establishment (lo stesso Obama ha donato oltre 100.000 dollari e ha proposto Mortenson per il Nobel), il Central Asia Institute (CIA) era già sotto tiro per la mancanza di trasparenza, l'utilizzo personale dei fondi, la scarsezza di risultati. Lo stesso Krakauer aveva donato oltre 75.000 dollari ma, poi, ha voluto vederci chiaro. E' partito, non pagato dalle ONG, come spesso accade, e non ha sviolinato ma raccolto prove, fatti, testimonianze.

Anche in questo caso le solite dichiarazioni, l’85% dei fondi raccolti finisce nei progetti (USD 4 milioni annui), ma ecco qui che, delle 141 scuole dichiarate costruite e funzionanti, almeno il 50% sono senza fondi, insegnanti e studenti. Nel suo viaggio, Krakauer, qualcuna neanche l'ha trovata. La scuola costruita per i nomadi Khirghizi (raccontata come un “impresa” nel secondo libro di Mortenson) non ha mai funzionato, distante e non necessaria per la comunità.

Questa storia fa il paio con quella di Madonna e con le tante descritte nel mio blog.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.166) 16 dicembre 2013 15:06

    Visto che si parla di dubbi...pure Krakauer di storie ne inventa un tot nel suo libro...e sopratutto non si fa scrupolo di spacciare giudizi personali come verità, pur di fare presa sul lettore e vendere di più. Tra basta sentire cosa ne pensano di lui i ’veri’ alpinisti quelli che di 8000 ne hanno scalati parecchi e non che si sono fatti portare in vetta una volta come lui.

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