Gran parte delle storie sembrerebbero inventate e, cosa più grave, delle 141 scuole che dice di aver costruito solo poche funzionano e addirittura qualcuna non esiste. Esagerazioni e invenzioni, sembra; del resto è ciò che si legge in gran parte dei Bilanci Sociali delle aziende dell’industria dell’assistenza e, nel nostro piccolo, quanto abbiamo raccontato relativamente a CCS Italia. Mortenson, come altri (vedi Fernanda Contri), dice che i fatti documentati sono “distorti, parziali, minaccia querele".
Jon Krakauer ha però fornito tanta documentazione che ha indotto la controparte a una mezza ritirata. Lui, dopo tante voci su malefatte dell'Associazione, ha preso scarponi e zaino ed è partito per il Pamir (Baltistan). Lì è di casa perché è un notissimo scalatore, autore, fra gli altri del libro-scandalo Aria Sottile, sulle tragiche (e vere) conseguenze dell’alpinismo commerciale sull’Everest.
Un po' protetto dall'establishment (lo stesso Obama ha donato oltre 100.000 dollari e ha proposto Mortenson per il Nobel), il Central Asia Institute (CIA) era già sotto tiro per la mancanza di trasparenza, l'utilizzo personale dei fondi, la scarsezza di risultati. Lo stesso Krakauer aveva donato oltre 75.000 dollari ma, poi, ha voluto vederci chiaro. E' partito, non pagato dalle ONG, come spesso accade, e non ha sviolinato ma raccolto prove, fatti, testimonianze.
Anche in questo caso le solite dichiarazioni, l’85% dei fondi raccolti finisce nei progetti (USD 4 milioni annui), ma ecco qui che, delle 141 scuole dichiarate costruite e funzionanti, almeno il 50% sono senza fondi, insegnanti e studenti. Nel suo viaggio, Krakauer, qualcuna neanche l'ha trovata. La scuola costruita per i nomadi Khirghizi (raccontata come un “impresa” nel secondo libro di Mortenson) non ha mai funzionato, distante e non necessaria per la comunità.
Questa storia fa il paio con quella di Madonna e con le tante descritte nel mio blog.