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Tre giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza

La "guerra al terrore" condotta da Israele non risparmia neppure i giornalisti.

L'Associated Press riferisce che ieri, martedì 20 novembre, tre giornalisti palestinesi sono stati uccisi da un raid aereo israeliano. Due di loro appartenevano all'emittente televisiva Al Aqsa, vicina al Governo di Hamas. La notizia è stata confermata dal direttore della testata, il giornalista Mohammed Thouraya

I due cameraman, Mohammed al-Koumi e Hussam Salam, sono stati colpiti da un missile mentre si recavano in auto alla loro emittente. Nel pomeriggio un altro missile israeliano ha colpito nei pressi di Deir el-Balah l'auto di un reporter, Mohammed Abu Eisha, della Al Quds Educational Radio, una radio privata. 

Nella stessa giornata di martedì un ordigno israeliano ha colpito il palazzo dove ha sede l'agenzia di stampa AFP (Agence France Press). Fortunatamente nessun giornalista è rimasto ferito. Secondo il fotografo della AFP Mahmoud al-Hams, presente al momento dell'attacco, nell'edificio si troverebbero gli uffici di un'altra emittente vicina ad Hamas. A detta del fotoreporter era quello l'obiettivo dei caccia israeliani.

Un portavoce dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Avital Leibovich, ha dichiarato che le indagini preliminari sull'attacco hanno confermato che i tre obiettivi erano "operatives" di Hamas. Mark Regev, portavoce del governo israeliano, ha invece affermato che sia la TV Al Aqsa che la radio Al Quds sono "parte integrante dell'organizzazione militare e terroristica". Dei terroristi come gli altri, quindi. Semplici bersagli da colpire e da abbattere. 

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