Testimone della solidarietà
Testimone della solidarietà. Il ricordo di Giuseppe Macchiarelli, detto “Geppino”, una delle sette vittime della mattanza alla Conservatoria di S.Maria Capua Vetere. Una piazza e una targa in suo onore
di Laura Tussi su FARO DI ROMA
Era il 15 marzo 1995, quando a Santa Maria Capua Vetere si consumava una delle tragedie più efferate del nostro territorio, passata alla storia come la “Mattanza della Conservatoria dei registri immobiliari di Santa Maria Capua Vetere”.
Un responsabile delle guardie carcerarie (già affetto da comprovati disturbi psichiatrici come si scoprirà in seguito durante il processo), impugnando l’arma di servizio, tolse la vita a 7 persone, ferendone altre 2, tra cui tre impiegati dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di S.Maria C.V. Tra i martiri del lavoro cadde anche il funzionario Giuseppe Macchiarelli, molto attivo nel mondo del Volontariato.
Dopo la manifestazione della “Fiaccola della Pace” tenutasi lo scorso 1 Marzo
promossa dal Movimento Internazionale per la Pace III Millennio, e alla quale
hanno partecipato gli studenti degli Istituti secondari di secondo grado dell’ISISS
Matese “ITI Caso” e dell’ IIS IPIA “De Franchis” di P. Matese -Alife, la Città rende
onore ad un suo figlio a trent’annji dalla tragica scomparsa. Funzionario dello Stato
e martire del lavoro, prestò servizio presso la “Conservatoria dei Registri
Immobiliari” di Santa Maria Capua Vetere perdendo la vita il 15 marzo 1995
durante quella che fu definita la “Strage della Conservatoria” in cui morirono 7
persone, altre due ferite.
A distanza di trent’anni da quel 15 marzo in cui Alife perse un figlio generoso ed
entusiasta della vita, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fernando
De Felice ha deciso di rendergli omaggio attraverso due momenti: sabato 15 marzo
2025 presso il Parcheggio di Porta Fiume, alle 10.00 verrà intitolata l’area attigua al
Parcheggio e Parco Giochi al suo nome, si tratta dell’area dove all’interno è presente
l’aiuola del “Giardino della Pace” con un albero di ulivo già intitolato anni fa a
Giuseppe Macchiarelli che fu messo a dimora durante la precedente ed.ne della
Fiaccola della Pace (l’albero fu dedicato anche al finanziere scelto Antonio Sottile,
figlio di Alife, caduto a Brindisi in un agguato messo in atto dalla mafia calabrese). A
seguire alle ore 11.00 presso quella che fu l’abitazione familiare nei suoi anni di
gioventù, in Via San Pietro, a pochi metri dalla Cattedrale, verrà apposta una targa
già inaugurata lo scorso 1 Marzo durante l’edizione speciale del decennale della
“Fiaccola della Pace” promossa dal Movimento Internazionale per la Pace e la
Salvaguardia del Creato III Millennio campano, che ne ricorderà il valore e il
sacrificio. Alla manifestazione oltre ai familiari, al fratello Giancarlo e agli zii,
parteciperanno Istituzioni, i rappresentanti delle scuole che hanno preso parte alla
Fiaccola della Pace del 1 Marzo, il parroco, i francescani, le associazioni del territorio
e i tanti amici con cui il Macchiarelli aveva condiviso il suo percorso di vita. La
“Fiaccola della Pace” tornerà ad essere accesa e portata dal Sindaco e dalla moglie
del Macchiarelli per essere consegnata nella mani dei giovanissimi “studenti per la
Pace”, in onore del testimone di Luce.
Chi era Giuseppe Macchiarelli?
E perché dopo 30 anni ne vogliamo ancora parlare?
Giuseppe nacque ad Alife, il 20/10/1959, era una persona solare, molto gioviale,
allegra, comunicativa, competitiva, amava e praticava molti generi di sport (il Napoli
era la sua squadra del cuore), amava la musica, i concerti (in particolare quelli di Pino
Daniele, lo chiamava il mio amico Pinuccio) per contestualizzarlo al 2025 potremmo
dire che era una persona molto social, naturalmente tenendo conto dei mezzi di
comunicazione di allora, i primissimi macroscopici cellulari dell’epoca non avevano
certo facebook, whatsApp, tiktok, a quei tempi c’erano solo le prime radio e tv
private, anche qui nella nostra zona matesina, e lui si cimentava come speaker e
conduttore nei programmi radiofonici, come DJ, c’erano poi i giornali e riviste
locali, e lì scriveva tanti e tanti articoli, era anche un radio comunicatore con una sua
precisa postazione da radioamatore …, con questi pochi mezzi era in contatto con
tantissime persone in varie parti del mondo.
Tra i tanti amici anche la cantautrice sua conterrabea Agnese Ginocchio, che ha inserito la sua
storia nella composizione “Uomini veri” che ricorda martiri civili come Falcone e Borsellino,
Il suo modo continuo di riflettere, meditare, su argomentazioni sempre più alte e
filosofiche per una persona così giovane, lo avvicinò molto alla fede cristiana. Senza
perdere tempo, con la sua sete di approfondire e sapere, ma anche di voler
condividere con gli altri, iniziò a creare movimenti di preghiera, gruppi di
approfondimento delle scritture, ecc.
Erano gli anni delle prime apparizioni a Medjugorie, subito entrò in contatto con i
giovani veggenti, e fu così che si sviluppo in lui, in un modo tutto speciale, una
profonda devozione mariana.
A circa trent’anni iniziò a lavorare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari,
prima a Saluzzo (provincia di Cuneo) e poi come gerente a Santa Maria Capua
Vetere.
Era una persona estremamente ligia al dovere e con un profondo senso di
appartenenza alla sua terra e alla sua Città, soleva infatti dire che “Alife è il posto più
bello del mondo” (ci manca solo il mare…ma presto arriverà).
Sposo esemplare, con la moglie Angela Zoccolillo costruivano giorno per giorno la
loro famiglia, accogliendo il dono di due figli. Nel frattempo la sua irrefrenabile
azione per il bene comune e per la comunità, si consolidarono e superarono i confini
di Alife, tanto da coinvolgere più persone a fare altrettanto. Ricco della sua fede,
iniziò a sviluppare un profondo senso civico, che lo portò a tradurre in azioni
concrete ciò che la Carità e la Misericordia dovrebbero indurre nel vivere quotidiano
di ogni cristiano. Era un temperamento vulcanico, pieno di idee e di energia,
un’energia che partiva dal cuore, “perché l’amore è una misteriosa energia di
unità…, è l’offerta della propria vita” (dai suoi scritti), offrire la vita non significa
solo morire, ma donare la cosa più preziosa che abbiamo: “il tempo che Dio ci ha
donato per costruire la civiltà dell’amore…” e lui della sua vita ne ha saputo fare
davvero un capolavoro di grazia e di misericordia.
Fondò la prima Associazione di volontariato ad Alife, che si occupasse di iniziative
importanti di interesse sociale: con rogito notarile del 26.02.2092 nasceva
”Associazione Solidarietà”, di cui lui stesso ne fu il Presidente, fino alla fine dei
suoi giorni. L’attività associativa, come da statuto, si occupava soprattutto di
sviluppare iniziative a tutela e vantaggio dei più fragili e bisognosi, degli anziani, dei
bambini, dei poveri, nonché la promozione dell’istruzione e della cultura, soprattutto
nelle fasce sociali più svantaggiate, la tutela dei diritti del cittadino nei confronti degli
Enti Pubblici e privati, offrendo loro protezione e assistenza sia sotto il profilo
giuridico che economico e la tutela della Pace.
Scriveva senza indugio, nella sua carica di Presidente, alle più alte cariche
istituzionali, sia civili che religiose, sia territoriali che regionali o nazionali,
ispirandosi al modello “Giorgio La Pira” Sindaco di Pace di Firenze, per
incoraggiarle ad agire per il bene comune, non aveva timore di niente e di nessuno,
soprattutto quando si trattava di tutelare il diritto e la giustizia degli ultimi… non
dimenticava mai che questi sono i primi agli occhi di Dio.
Tra le iniziative portate avanti dall’Associazione Solidarietà non poteva mancare
naturalmente al primo posto la Scuola di preghiera “Maria Regina Pacis”, poi
ricordiamo tra le varie attività associative: Centro di Assistenza e Orientamento per
studenti universitari, con la collaborazione di docenti universitari, Sportello del
Cittadino, attivazione del Telefono amico, Corsi gratuiti di lingua inglese e di musica
(pianoforte e chitarra), Corsi gratuiti di preparazione e orientamento per i concorsi
pubblici, Corsi gratuiti di formazione professionale, Corsi di pronto soccorso/pronto
intervento, Corso di formazione sulla storia di Alife e formazione sullo Statuto del
Comune di Alife, incontri e conferenze di vario genere, raccolta fondi per aiuti
umanitari profughi di guerra, eventi ludici, concerti per la Pace, concorsi scolastici,
gare, competizioni sportive e tanto altro ancora… Non mancarono continue
collaborazioni, suggerimenti e idee progettuali proposte al suo “amato” Comune di
Alife, qualunque fossero gli orientamenti politici delle amministrazioni.
Nel giro di poco tempo l’Associazione si estese anche nei comuni limitrofi creando
una fitta rete di interscambio e di mutuo sostegno. In quel periodo nacque anche
l’idea del Coordinamento di tutte le Associazioni di Volontariato territoriali che già a
vario titolo, secondo le loro specificità, collaboravano tra loro. E così, subito dopo la
sua scomparsa, nacque l’allora “Coordinamento del Volontariato del Medio
Volturno Giuseppe Macchiarelli”.
Molte delle idee, proposte all’epoca dall’Associazione Solidarietà, nel corso degli
anni il Comune di Alife le ha realizzate, ad esempio il recupero del criptoportico, la
messa in luce dell’anfiteatro, la biblioteca comunale, la realizzazione del parco
giochi, ecc.
Purtroppo il 15 marzo del 1995 una guardia carceraria, un tiratore scelto, entrò nella
“Conservatoria dei Registri Immobiliari” di Santa Maria Capua Vetere e compì una
mattanza, morirono sette persone e due rimasero feriti: Giuseppe era tra le vittime
che caddero per non rialzarsi mai più….
Ma se dopo 30 anni siamo qui a ricordarlo è perché il suo esempio di vita e i valori
che ha saputo trasmettere, quelli non troveranno mai fine perché è vero che
“L’amore ha per sua patria definitiva il Cielo,…. ma per chi sa veramente amare,
donarsi, il Paradiso comincia già qua”. La sua passione per il prossimo ha preso
forma attraverso gli impegni che oggi la moglie Angela non ha interrotto ma portato
avanti, fatto crescere e rinnovato; primo fra tutto quello del “Movimento per la Vita
Santa Gianna Beretta Molla” con sede a Piedimonte Matese che sostiene numerose
mamme, bambini, donne in difficoltà e sostiene progetti culturali di promozione della
vita. A questo si affiancano numerose altre iniziative di carità e di spiritualità che
attraverso il valore dell’associazionismo arrivano in modo particolare al cuore di chi
soffre.
“Oggi Giuseppe rappresenta per tutti un Testimone di Pace e Patrocinatore di
Bene”, ha riferito il Movimento Internazionale per la Pace, a cui gli ha dedicato la
targa che verrà affissa presso la sua abitazione familiare. Geppino è un faro di Luce,
un modello di vita a cui ispirarsi, un esempio per i giovani, ma per chiunque intenda
incamminarsi sui sentieri di “Pace e di Giustizia” secondo la visione del profeta Isaia:
“ Un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più
nell’arte della guerra…….Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia
vacillanti…dite agli smarriti di cuore: Coraggioi! Non temere; ecco il vostro
Dio…Egli viene a salvarvi” (Is.2,24 /36,3-4)
E parafrasando il grande Don Tonino Bello, profeta di Pace, verrebbe a ricordare a
ciascuno di noi quel messaggio di forte provocazione profetica: “IN PIEDI
COSTRUTTORI DI PACE!”.
Il ricordo di Geppino dunque, non si è mai sbiadito; negli non sono mancate
occasioni per ricordarlo e per ricordare i valori che ispirarono le sue azioni di bene e
di Pace, di carità cristiana e solidarietà sociale. Ancora oggi vive nel cuore e nella
mente dei suoi familiari e concittadini; il seme caduto sul terreno e morto, ha
veramente dato abbondanti e nuovi frutti.
Laura Tussi
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