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Test di medicina: lettera aperta di una studentessa

Questa è la mia storia. Questo è ciò che è successo durante il mio test di medicina.

Dopo aver frequentato un anno di farmacia alla Sapienza, ho deciso di riprovare il test di medicina. Così, il 9 settembre del 2013, mi sono seduta nell'aula 3L di ingegneria alla Sapienza e ho tentato di concentrarmi per poter svolgere il test. La nostra aula affacciava proprio in una strada nella quale passavano continuamente studenti che andavano e tornavano dalla facoltà di economia. Il rumore era continuo e fastidioso, e c'era anche chi urlava "Ao' nun copiate eh!". In un test così importante, non dovrebbe essere almeno garantito il silenzio?

Una volta finito il test ho ricontrollato tutte le varie risposte e sono stata molto attenta a non sbagliare casella. Prima di consegnare ho ricontato più volte le risposte date e queste risultavano essere 42, più due risposte annullate. Il giorno seguente il Ministero ha pubblicato le soluzione del test di medicina e sono andata subito a controllare per sapere quale sarebbe stato il mio punteggio. Questo risultava essere compreso tra 43,60 e 41,30, poichè di alcune domande non ricordavo perfettamente la risposta data (ricordo che ogni domanda giusta valeva 1,5 punto, sbagliata -0,4, non data 0).

Il 23 settembre 2013 su accesso programmato vengono pubblicati i punteggi di ciascun candidato. Il punteggio risulta essere pari a 26. Come è possibile? Cosa ho sbagliato? La delusione lì per lì è stata grandissima, era il secondo anno che provavo, dopo un anno di farmacia e un'estate passata a studiare. Piena di tristezza sono andata a controllare i vari errori fatti e qui c'è stata la vera sorpresa.

Risposte totalmente diverse da quelle che io avevo dato. Ricordo di aver risposto alla domanda sulla fotosintesi (avevo dato anche l'esame di biologia vegetale), mentre lì non era segnata, la domanda di chimica sul bilanciamento energetico era sbagliata (ricordo perfettamente il calcolo che avevo effettuato!) e potrei continuare così per tantissime altre domande. Vado a vedere lo scan del mio foglio risposte, conto le risposte date e queste risultato essere 38, e non più 42! Inoltre non c'è traccia delle due risposte annullate.

Ho chiamato il numero verde di accesso programmato ma non mi hanno saputo dare spiegazioni; mi hanno detto solo di contattare la segreteria della mia università. E così ho fatto, ho compilato un modulo nel quale richiedevo di prendere visione del mio foglio risposte e ciò potrà avvenire solo tra 30 giorni. Intanto ho trovato anche altre persone, circa 15, con il mio stesso problema. Alcuni avevano provato il test proprio alla Sapienza, altri a Padova, altri a L'Aquila, altri a Catania. Abbiamo anche fondato un gruppo su Facebook (lo trovate qui)

Ora stiamo cercando un avvocato e stiamo aspettando di vedere il nostro foglio risposte. Subito dopo faremo ricorso al TAR, ma come si fa a vincere un ricorso in cui l'unica prova è la nostra parola contro un foglio di carta nel quale è presente un codice che ci collega al nostro nome?

Abbiamo scritto a giornali, deputati, al Ministro Carrozza e a chiunque possa far conoscere la nostra storia. Pretendiamo che venga fatta chiarezza su questo episodio, pretendiamo più trasparenza nei test d'ingresso. A rimetterci siamo sempre noi studenti, saremo noi a perdere un anno, saremo noi a spendere soldi per un ricorso impossibile da vincere.

 È stato soltanto uno sbaglio o c'è qualcos'altro dietro?

 

 

La lettera di Anna è stata pubblicata anche qui

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