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Tagikistan, attivisti della minoranza pamira sotto attacco

Nella Regione autonoma del Gorno-Badakhshan, una zona montuosa del Tagikistan orientale abitata da poco meno di 250.000 persone, è in corso una forte repressione nei confronti dei pamiri: una minoranza etnica e linguistica che segue la fede ismailita dello sciismo islamico e i cui diritti non sono riconosciuti in alcun modo dallo stato centrale.

 

Così, ogni volta che la società civile pamira rivendica la sua identità, il governo del Tagikistan la opprime: la lingua dei pamiri è sempre più vietata nelle istituzioni, nell’istruzione, nell’informazione e nell’arte; le loro manifestazioni vengono regolarmente soppresse.

Amnesty International ha sollecitato il governo tagico a scarcerare gli attivisti della società civile pamira – giornalisti, leader religiosi e difensori dei diritti umani – detenuti solo per aver rivendicato i loro diritti culturali, linguistici e religiosi. Molti di loro hanno denunciato di aver subito orribili torture durante gli interrogatori.

Per non finire in carcere, molti attivisti sono stati costretti all’esilio e c’è il rischio che, per l’assoluta ignoranza delle autorità competenti, chi ha chiesto asilo politico sia respinto in Tagikistan dove la sua sorte sarebbe segnata.

(Per la mappa: © OpenStreetMap contributors)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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