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Svezia, ex funzionario iraniano condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità

Un tribunale di Stoccolma ha condannato l’ex funzionario iraniano Hamid Nouri all’ergastolo per crimini relativi al massacro delle prigioni avvenuto in Iran nel 1988. Il processo è stato celebrato in Svezia sulla base del principio della giurisdizione universale.

Si tratta di un passo avanti senza precedenti verso la giustizia: per oltre tre decenni, sopravvissuti e parenti di migliaia di oppositori politici vittime di esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate hanno lottato per la verità e la giustizia.

Grazie a questa prima sentenza nei confronti di un funzionario iraniano, seppure in Europa, hanno finalmente visto emettere una condanna.

In un suo rapporto del 2018 intitolato “Segreti macchiati di sangue: perché il massacro delle prigioni iraniane del 1988 è un crimine contro l’umanità in corso”, Amnesty International aveva denunciato che, oltre ad aver commesso il crimine contro l’umanità di omicidio attraverso l’esecuzione extragiudiziale in segreto di migliaia di oppositori politici, le autorità iraniane stavano continuando a commettere i crimini contro l’umanità di sparizione forzata, persecuzione, tortura e altri atti inumani, anche attraverso la sistematica negazione delle informazioni sulle vittime delle esecuzioni extragiudiziali del 1988 e sui luoghi in cui erano state sepolte.

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