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Suicidio Monicelli, denunciata la Binetti: “Non fu lasciato solo”

Diversi amici e familiari del regista Mario Monicelli, malato terminale suicidatosi alcuni mesi fa, hanno denunciato l’esponente dell’Udc Paola Binetti per le dichiarazioni fatte in quell’occasione. Quando scomparve Monicelli infatti, Binetti commentò che il cineasta “era stato lasciato solo”, che il suo “non è stato un gesto di libertà, ma di solitudine e smarrimento” (Ultimissima del 1 dicembre 2010). I conoscenti del regista (tra cui la compagna Chiara Rapaccini, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Francesco Rosi, Giovanni Arnone) hanno quindi deciso di presentare denuncia per diffamazione nei confronti della parlamentare. “L’inammissibile ipotesi – lontana dalla verità dei fatti e da ogni sia pur minima conoscenza della personalità del regista e dai sentimenti di chiunque abbia avuto la fortuna di frequentarlo”, si legge in una nota diffusa dai querelanti, è infatti ritenuta “gravemente offensiva”.

La Binetti ha replicato che “dietro ogni gesto di suicidio, secondo un’accreditata scuola di pensiero, c’è l’espressione, in quel momento, di una profonda solitudine, di un senso di abbandono e perdita di speranza”. Si è inoltre appellata alla “libertà di espressione di tutti i parlamentari, quando si esprimono nell’esercizio delle loro funzioni”, dato che si è “espressa nell’Aula della Camera”.

Valentino Salvatore

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