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Stress test: Frattini, sempre sul pezzo

“Il sistema bancario italiano è solido, non ha mai avuto bisogno di sostegni o aiuti, non è mai stato considerato a rischio”. Lo ha detto il nostro maestro di sci preferito, Franco Frattini, da Belgrado dove si trova per una visita istituzionale. A dimostrare la ‘salute’ del sistema bancario italiano, secondo il ministro-maestro, anche il fatto che ”tutte le banche italiane sottoposte tre mesi fa a stress-test europei li hanno superati in modo positivo”

Indeed. Come Dexia, che aveva addirittura vinto l’ultima edizione di Giochi senza Frontiere degli stress test, ai quali pare che Frattini sia rimasto l’unico a credere, dopo la precipitosa ritirata di ieri di Trichet e l’iniziativa in corso della European Banking Association, che vorrebbe addirittura uno CT1 “stressato” del 9 per cento, che metterebbe nei guai mezza Europa e pressoché tutte le banche italiane, al momento di cacciare i soldi per la ricapitalizzazione.

Ma tant’è. E questo è l’uomo che si è orgogliosamente messo di traverso al direttorio franco-tedesco sulla soluzione della crisi, anche se nessuno se ne è accorto. Perché non si tratta di stracciarsi le vesti o fare del disfattismo nazionale ma semplicemente di evitare richiami a test che, oggi, sono massimamente screditati ed ormai abbandonati da tutta la euro-politica. Pare sempre esserci un ritardo di percezione nei politici italiani, anche quando devono gestire delle paraculate. Fanno quasi tenerezza. Ma queste continue distrazioni, alla fine, da che diavolo sono causate?

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