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Strage di Capodogli: le responsabilità del governo italiano e olandese

Strage di Capodogli: le responsabilità del governo italiano e olandese

Sicuramente molti ricorderanno la storia dei capodogli spiaggiati tra Capoiale e Foce Varano in Provincia di Foggia, dove si disse che i capodogli morirono per aver ingerito buste di plastica corde e altri materiali che, a detta del professor Nascetti, i grossi cetacei avrebbero confuso con i calamari di cui si nutrono.
 
Il professor Giuseppe Nascetti, che è uno dei massimi esperti mondiali di parassitologia ed ecologia marina, disse anche che tra le cause ci fosse l’elevato traffico di navi nell’adriatico, e l’inquinamento materiale ed acustico - non solo i sonar delle navi militari ma anche quelli delle navi di ricerca di idrocarburi che emettono segnali molto forti - che disorientano i capodogli nel loro sistema di ricerca del cibo.
 
Per il prof. Nascetti, tutti gli spiaggiamenti dei cetacei dipendono, dall’inquinamento materiale ed acustico che, dopo la terra, ha invaso pure il mare. Sembra che, in merito, ci siano delle novità: il governo italiano ha concesso l’autorizzazione al governo olandese per compiere ricerche petrolifere nelle acque italiane.
 
Nel periodo tra novembre e dicembre del 2009 la nave Pelagia ha effettuato sopralluoghi nel Mare Ionio nella zona frequentata dai capodogli, usando dei cannoni pneumatici (air gun), che saggiano la geologia dei fondali e il riflesso sismico, sparando in acqua onde acustiche: questo pare abbia provocato la fuga verso l’Adriatico dei capodogli, dove sono poi andati a morire.
 
Ora pare che i capodogli abbiano un limite di tolleranza fino a 150 decibel. Gli esperimenti compiuti dalla marina americana con cannoni pneumatici che sparano fino a 270 decibel, hanno sempre determinato una forte uccisione di cetacei.
 
Dopo quello che è accaduto sarebbe ora di finirla con queste ricerche e con questi esperimenti. Il mare, la natura, gli animali sono delle risorse fragili e indispensabili, cerchiamo di non sprecarle.
 

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