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Sprechi UE: sedi e ambasciate

L’UE (Unione Europea), che continuamente richiama gli Stati europei all’austerità, è, dopo l’ONU (Organizzazione Nazioni Unite), il regno degli sprechi e dei privilegi più vergognosi.

Caterine Ashton, alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, ha recentemente inaugurato a Bengasi (Libia) la 137° ambasciata dell’UE nel mondo.

Queste ambasciate, con circa 8.000 dipendenti, costano 3miliardi di euro l’anno.

Da segnalare in particolare quella alle Isole Barbados, con 44 dipendenti,che costa circa 6milioni di euro annuali. Ci sarebbero anche le sedi alle Isole Figi o alle Mauritius, ma un problema si trova proprio a Bruxelles. Lì infatti, nella capitale belga a pochi passi dal parlamento europeo, c’è un palazzo in affitto, in cui ha sede un’ambasciata dell’UE, con 20 dipendenti più l’ambasciatore. Il loro compito: rappresentare l’Europa nel cuore e nella casa dell’Europa!

Parliamo ora delle sedi dell’UE. Sono 4: Bruxelles ospita il Parlamento e la Commissione; il Consiglio d’Europa opera a Strasburgo; in Lussemburgo ha sede la corte di giustizia e a Francoforte (Germania) la banca centrale.

La cosa strana ed inconcepibile è che gli Europarlamentari si riuniscono per tre settimane al mese a Bruxelles. Poi, per l’ultima settimana, vanno tutti a Strasburgo in “missione” per la sessione plenaria mensile.

Questo trasferimento, che avviene 12 volte l’anno, ha un costo notevole: circa 200milioni di euro annuali. Infatti sono circa tremila persone, tra parlamentari, assistenti e funzionari, che si spostano, ma il bello è che vengono trasferiti tutti i documenti con l’utilizzo di ben sette tir, che trasportano oltre 1.500 casse piene di dossier, fascicoli, documenti ed interi archivi.

Vale la pena sottolineare che nella sede di Strasburgo, vuota per nove mesi l’anno, i contatori girano, le bollette arrivano, il personale addetto alla manutenzione ed alla sorveglianza continua a lavorare e viene pagato per tutto l’anno.

Per concludere ecco quanto ci costa l’UE. Nel triennio 2007/2009 l’Italia ha versato all’Europa 44,3 miliardi di euro, ricevendone come contributi soltanto 23,1. Nel 2010 abbiamo versato 14,8 miliardi, ricevendone in cambio 8,3.

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