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Sono le elezioni che lavano i peccati del mondo (democratico)

A Gaza si spara? Sai che novità! E’ dal 1917, non è cambiato nulla. Chi ha il potere economico strangola chi non ce l’ha. E quando chi non ha potere pur di non morire di fame spara, fosse anche un decimo della polvere da sparo che i Napoletani di Forcella sparano a capodanno, “buoni” per “difendersi” dai cattivoni che si rifiutano di “morire in pace”, si sente in diritto-dovere di attaccare con tutte le armi disponibili, vale a dire con tutte le armi che gli americani debbono consumare per alimentare le loro fabbriche belliche.

E noi? Noi ci sorbiamo una nuova campagna di stampa contro il terrorismo, da parte dei buoni democratici eletti della bontà. Paladini della libertà contro i cattivi terroristi. Che storia desueta! Quando penseremo finalmente con le nostre teste? Pensando, mi addormento….

Sono in un sogno, con il fucile e l’elmetto. Il mio capitano, in perfetta tenuta anti-terrorismo ha appena finito il suo “sermone” sulla necessità di una ennesima guerra per la pace - che la mia mente traduce all’istante “noi americani siamo pronti a morire sino all’ultimo europeo”-. Si gira , mi guarda e mi dice: “sei pronto “scemo”? Partiamo e liberiamo il mondo dalla più importante base terroristica del mondo”. Ed io: “Certo capitano. Ho sempre sognato di vedere Washington”. Ma lui si arrabbia e dice: “Tu non sarai mai eletto”.

Il sogno sfuma. Ma se il voto di opinione, cioè quello espresso in maniera libera e che è la base della democrazia, in questa democrazia non conta nulla, a che serve la democrazia? A che serve essere eletti? Prendiamo per esempio gli Stati Uniti: tutta la guerra per la democrazia e per la pace si può riassumere nelle sue cento ordinanze scritte per l’Iraq liberato (si fa per dire). Cento ordinanze con le quali, mentre i giornali di mezzo mondo parlavano di terrorismo e dei cattivi antidemocratici, gli americani applicavano il sogno di tutti i Ricchi-ladroni-democratici (vedi le ordinanze n° 37, 49 e 84): il massimo della tassazione alle aziende al 15%, sia a quelle che guadagnavano 12 dollari all’anno sia a quelle che guadagnavano 12 milioni di dollari al mese. Ma, soprattutto, in base ai principi di uguaglianza universale con cui tutti si stracciano le vesti, non c’è più nessuna differenza fra imprese Irachene e straniere. Anzi, una differenza c’è: le imprese irachene non esistono più. Ma guai a dire che i Piemontesi fecero con noi del Sud Italia la stessa cosa nei primi 40 anni di unità. Qualcuno, anche quelli che piangono per i palestinesi e gli Iracheni, si offenderebbe. Meglio parlare degli stranieri, perché anche per le oppressioni “quella del vicino è sempre la peggiore”.

Vi prego, dateci i crimini contro l’umanità, dateci i dittatori più efferati, bombardateci di gas nervino, ma non fateci liberare dagli Americani. E’ la preghierina che ogni bambino dovrebbe ripetere a Natale. Ad ogni liberazione corrisponde depredazione, che con gli “eletti” si chiama “privatizzazione”.
Per la gioia di tutti i modernisti gaudenti, l’acqua privatizzata in un paese come l’Iraq non è un crimine contro l’umanità, ma è un atto degno degli americani, il che è peggio… Di cancellare quella legge che Saddam nel 1987 fece per evitare che gli operai si organizzassero in sindacati, però i liberatori se ne guardarono bene. Che distratti questi buoni! Dalla famiglia Bush a quella di Di Pietro, sino all’ultimo consigliere di quartiere c’è una regola fondamentale: le elezioni cambiano gli eletti, li mutano, li trasmutano: è l’alchimia del XX secolo. Pensate che il presidente afgano, prima di divenire l’”eletto”, era afgano. Per essere eletti si cambia idea, si tradiscono gli amici, si fanno accordi con la camorra, con le multinazionali, con le banche. In democrazia tutti gli eletti si accordano per
s-fottere gli elettori, con il loro consenso. Sembra assurdo, ma “democrazia” è il nome che i banchieri danno alle loro peggiori truffe.

A volte gli “eletti” dimenticano di essere tali. Per esempio nella riunione di Gabinetto israeliano il ministro Cizling, il 17 /11/48, da “eletto” disse:
«Adesso che anche noi ci siamo comportati come i nazisti (…) Dobbiamo nascondere al pubblico questi fatti». Altra cosa che bisogna nascondere e che non c’è un solo “terrorista” che non sia armato dagli americani, compresi gli americani. E che non ci sia neanche un giornalista famoso che non abbia aggiornato la definizione di “terrorismo” lo vogliamo dire? Il terrorismo non è “uccidere civili innocenti per motivi politici”, cosi come ci hanno detto.

Il terrorismo è “uccidere civili innocenti per motivi politici senza l’accordo preventivo con gli Usa e senza fare affari con le loro banche”. Ecco chi sono i terroristi. Qualcuno lo dica a Travaglio che cita sempre il “bellissimo” sistema americano. Non cambia nulla se il terrorismo sia “di Stato” come quello degli americani contro Cuba, dei piemontesi contro i napoletani, degli israeliani contro i palestinesi o dei turchi contro i curdi. Se i Terroristi non sono tra gli “eletti” paladini degli interessi americani e non sono rappresentanti nelle liste della modernità e del progresso, a farne le spese sono sempre i civili, che alla fine saranno sempre schiacciati fra le pretese dei “terroristi” e i “buoni” che cercano di fare terra bruciata intorno ai terroristi. Questo è valso per i meridionali ed i buoni massacratori del risorgimentalista Cialdini, per i Curdi e i 3600 villaggi bruciati dai Turchi alleati di Kissinger, o per il genocidio degli indiani d’America (ma la lista sarebbe lunghissima). La storia è sempre la stessa. E dopo il massacro e la rapina è sufficiente il rito-farsa delle elezioni o del plebiscito che lava i “peccati del mondo”, per essere “eletti” e diventare buoni. E se sono eletti dagli americani, come Kissinger, gli danno pure il Nobel per la pace.

Se non avete mai saputo che gruppi ortodossi ebrei , guidati da fior fiore di rabbini, gridano ad alta voce “No ad Israele” e “no al sionismo”, lo dovete al fatto che i Lobbysti(1) sionisti o gli ortodossi cristiani pro-sion, non possono accusare dei rabbini di anti-semitismo(2). Sono quelle organizzazioni di “eletti” che senza essere mai stati sottoposti alla scelta dell’elettorato, con un semplice “la comunità ebraica è profondamente offesa“, determinano la vita o la morte di un politico. E che dire delle parole che fanno più morti delle fucilate?



Basta essere accusati di “antisemitismo”(3) per essere culturalmente morti, politicamente morti e, a volte, anche solo semplicemente morti (domandare al Mossad per conferma). La frase che conta più morti in assoluto è “velenoso commento antisemita“. Ci vorrebbe il porto d’armi per poterla pronunciare.
Non c’è nulla da fare, le elezioni e gli eletti sono una grande truffa a danno degli elettori. E quando penso che dal 1917(4), il popolo palestinese soffre della colonizzazione brutale da parte dei sionisti di ogni religione(5), non posso che esserne sempre più convinto. Se loro sono il popolo eletto, qualcuno ha truccato le elezioni! E non mi riferisco a Bush.

Nando Dicè
Lo Scemo del Villaggio Globale

Note

1 AIPAC, ZOA, AFSI, CPMAJO, B’NAI BRITH e la ADL (la lega Anti Defamation League) sono le classiche lobby del popolo eletto che non hanno nulla a che fare con le elezioni, ma hanno una grande influenza sulla democrazia

2 E se essi ne parlassero, qualcuno capirebbe che l’anti-sionismo è cosa ben diversa dall’anti-semitismo

3 L’ antisemitismo è stupido razzismo, usato dalle lobby per evitare che si parli del giustissimo anti-nazionalismo ebraico (sionismo).

4 Anno in cui Balfour, ministro degli esteri britannico, si rimangiò la parola data ai palestinesi, cioè di formare governi palestinesi in Palestina.

5 Molte lobby Cristiane sono a favore del Nazionalismo Ebraico, cioè del Sionismo.

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