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 Home page > Tempo Libero > Satira > Silvio Berlusconi: "Io la Star, tutti venivano a farsi le foto con me" ... (...)

Silvio Berlusconi: "Io la Star, tutti venivano a farsi le foto con me" ... Bene, vediamole allora queste foto

 

Io sono stato la star degli ultimi due summit internazionali. Tutti venivano a farsi le foto con me - ha aggiunto - non solo per la mia esperienza, ma anche perché tutti mi conoscono come un tycoon e non come un politico”. Silvio Berlusconi, 5 dicembre 2010.

La stella indiscussa. La star assoluta. Tutti volevano fare le foto con lui. Vertice G20 a Seoul, 11 novembre. Vertice Nato a Lisbona, 19 novembre. E allora buttiamoci un occhio, a queste foto.

Partiamo dal G20. "In Italia ho qualche difficoltà", dice sbarcando in Corea del Sud. Si vocifera che lo staff presidenziale abbia dovuto caricarlo sull'aereo di peso, tanta era la voglia del nostro Presidente di lasciare l'Italia. Il Santo Papi arriva a Seoul in queste condizioni:


Si parte, prima foto di rito. Il padrone di casa guarda in basso imbarazzato, "Farà delle avances a mia moglie?". Berlusconi guarda in alto, "Ma dov'è Obama?".

Eccoli finalmente quelli che contano. Berlusconi ci si piazza in mezzo, com'è sua tipica usanza. Gli altri leader si guardano tra loro, attoniti: "Occhio alle corna!", bisbigliano.
 

Il Summit si conclude, e l'unico leader al mondo ad evitare la conferenza stampa - guinness assoluto, non era mai successo - è proprio il nostro. Di figure barbine, per una volta, erano state fatte poche, insomma, in qualche modo bisognava recuperare.

Ma veniamo al vertice Nato. Il Presidente del Consiglio italiano vuole immediatamente farsi riconoscere, che il vertice manco è iniziato: è l'unico tra i grandi del mondo ad arrivare in ritardo, e quindi a non presenziare "al minuto di silenzio in omaggio ai militari vittime nelle missioni internazionali davanti ai capi di Stato e di Governo di tutti i Paesi Nato". Ettepareva. Comunque. Giunge a Lisbona con passo deciso, alla "corleonese", diciamo.

Ad occhio e croce nemmeno in questo vertice - dopo Seoul - sembrano esserci orde di fan e cittadini e giornalisti e grandi leader desiderosi di farsi immortalare con il nostro lider maximo. Comunque non si sa mai, meglio togliere quest'acciuga che m'è rimasta tra i denti.

Oramai siamo nel vivo del vertice, e l'Unto del Signore s'accorge di una cosa: nessuno lo caga, e anzi, cercano pure di evitarlo. Meglio darsi da fare, mai come ora c'è bisogno di qualche scatto "autorevole". Berlusconi punta immediatamente Zapatero, il leader spagnolo sta parlando e viene interrotto. Ennoè, non ricomincerà mica con quella delle mignotte!, sembra pensare il buon Josè. Per fortuna Silvio capisce, non è aria, e poi più in là c'è una preda molto più appetitosa. Zapatero riprende a parlare, un po' sollevato un po' trattenendo le risa, lo scandalo Ruby è in pieno svolgimento, il mondo intero ne parla.

[Clicca e ingrandisci - Qui il Video, dal minuto 2]

Oh, Mister Obama! Berlusconi ha fame di scatti, fin'ora la carestia fotografica è stata totale. Il Presidente Usa è tra amici, si ride e si scherza. Poi arriva lui, a spezzare il cerchio. Tipo quando siete al bar e arriva il logorroico di turno, "ma quando cazz se ne va", tutti a sospirare. Con B. uguale. Qualche sorriso, ma poi il volto di Obama diventa subito glaciale, "Uffi, ma non se ne va ancora?". Al nostro premier va male pure sta volta, il gruppetto non si è aperto - che strano - ai suoi colmi sui lager nazisti. E allora guarda, e passa.

[Clicca e ingrandisci - Qui il Video, dal minuto 2]

Berlusconi ora è nel panico. Ma perché tutti mi ignorano? "Ma sono matti?". Ma non lo sanno chi sono io? Il Premier rumeno è costretto a consolarlo, dai che dopo c'è la foto di gruppo e ti metti vicino a Sarkozy.

[Qui il Video]

Il Cavaliere sembra rincuorato, sono 2 vertici di fila che non ci scappa una bella foto. Ma ora gliel'hanno promesso, nella foto di gruppo starà vicino ai pezzi da 90. Evvai. Per sicurezza Berlusconi corre da Rasmussen, vuole la parola d'onore del numero 1, il Segretario Generale della Nato: "Allora posso stare vicino ad Obama durante la foto? E vicino alla Merkel? Eddai! Pure il Rumeno è d'accordo".

Il danese prende tempo, "Vabbè, dai, sì, vediamo, non so, ma chettenefrega poi?". Davanti a questo tentennamento Berlusconi perde la testa, "Che cazzo, non tirarmi il pacco proprio ora, io sono sempre stato disponibile con te", ricordi quando ho detto "che sei il più bello d'Europa", e che ti avrei volentieri offerto un paio di notti con "mia moglie"?

Ma oramai non c'è più tempo. Il fotografo richiama tutti all'ordine, l'esecuzione digitale sta per partire. I posti sono assegnati. Berlusconi suda freddo, si ritrova di colpo nel posto peggiore possibile, all'estrema sinistra, in alto, lui, basso, chiuso tra giganti, fuori dal gruppo che conta. Ma il nostro Premier lo conosciamo, non demorde, in zona cesarini prova a convincere il canadese, eddai, prova a parlare tu con quelli là, mannaggia ... fammi almeno stare al tuo posto! Ma il canadese è un osso duro, e tiene la posizione, nonostante un paio di offerte difficilmente rifiutabili.


Ci siamo. Puntare. Scattare. Fuoco. Berlusconi ignora l'obiettivo. Non riesce a distogliere lo sguardo da quelli là, da quelli che vengono presi sul serio.

 
 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.2) 8 dicembre 2010 18:15
    Damiano Mazzotti


    Impietoso... Ma quando ci vuole ci vuole...

  • Di pv21 (---.---.---.79) 8 dicembre 2010 19:54

    Scene di corte >
    Sul trono, inamovibile, il Cavaliere dell’amore e del “ghe pensi mi”. Il miglior Premier degli ultimi 150 anni con la “sua straordinaria squadra di governo”. La star internazionale conosciuta come un tycoon. Lo statista di rara capacità che come il Brunello “con gli anni migliora”. Il leader “carismatico” che deve andare avanti perché “non c’è un successore”.
    In un angolo i “Ribaltonisti”, i traditori della volontà popolare. Un’ammucchiata di attempati reduci della vecchia politica. Maneggioni di seconda fila che ambiscono solo a spartirsi le leve del potere.
    Tutt’intorno gruppi di Eletti in preda a “migrazioni e assenze convinte”.
    Ancora pochi giorni e sapremo quanto peserà la casta dei Primi Super Cives attenta a privilegi ed interessi ...

  • Di paolo (---.---.---.126) 16 dicembre 2010 15:03

    Io , dico la verità , una foto con Silvio non me la lascerei scappare mai. Non fosse altro per avere una prova indubitabile che uno come lui è esistito veramente ,ma c’è anche un’altro aspetto non meno importante.

    Nei decenni e forse nei secoli che verranno quest’uomo sarà materia di studio per intere generazioni che vorranno apprendere l’arte del ciurlare . Già immagino le pubblicazioni virtualizzate del tipo : " trattato su l’arte della comunicazione tesa ad inchiapettare il prossimo ". Magari il titolo sarà un pò diverso , però una foto con un grande della comunicazione come Silvio avrà il valore di un quadro di Picasso .
    Ecco perchè tutti correvano a farsi una foto con lui . Era un investimento per il futuro.

    paolo

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