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Sicilia: Rosario Crocetta affida la Regione alla Madonna delle Lacrime

L’e­le­zio­ne di Ro­sa­rio Cro­cet­ta a pre­si­den­te della Re­gio­ne Si­ci­lia ha ri­sve­glia­to in molti la spe­ran­za di un cam­bia­men­to. L’e­spo­nen­te Pd, omo­ses­sua­le di­chia­ra­to e noto per l’im­pe­gno an­ti­ma­fia (per cui ha più volte ri­schia­to la vita), ha con­qui­sta­to la pre­si­den­za so­ste­nu­to da un’al­lean­za for­ma­ta da Par­ti­to De­mo­cra­ti­co, Udc di Pier­fer­di­nan­do Casini, Api di Fran­ce­sco Ru­tel­li e Psi.

Cro­cet­ta ha sempre di­chia­ra­to, al con­tem­po, di essere un devoto cat­to­li­co. Non solo ha pro­mos­so l’al­lean­za con gli ex de­mo­cri­stia­ni, ma ha an­nun­cia­to in una in­ter­vi­sta che in caso di vit­to­ria avreb­be fatto voto di ca­sti­tà. Dopo l’af­fer­ma­zio­ne alle urne, ha voluto come as­ses­so­ri il can­tau­to­re Franco Bat­tia­to e il fisico (de­vo­tis­si­mo) An­to­ni­no Zi­chi­chi.

Di re­cen­te, a ri­mar­ca­re ancora di più la pro­pria cat­to­li­ci­tà, Cro­cet­ta ha pre­sen­zia­to ad un in­con­tro per la pace dal titolo "Io credo, noi cre­dia­mo" presso il san­tua­rio della Ma­don­na delle La­cri­me a Si­ra­cu­sa, or­ga­niz­za­to dai gruppi di pre­ghie­ra Regina della Pace. “La re­li­gio­ne non deve essere una cosa che deve di­strar­ci”, ha pro­cla­ma­to il neo­pre­si­den­te, “ma deve invece re­spon­sa­bi­liz­zar­ci”. La “vera re­li­gio­si­tà guarda al­l’uo­mo e guarda so­prat­tut­to ai più deboli”, ha ag­giun­to. In­vi­tan­do i si­ci­lia­ni a rim­boc­car­si le ma­ni­che per lot­ta­re contro in­giu­sti­zie e cor­ru­zio­ne, ha detto che “il fatto di af­fi­da­re noi stessi ad una grande donna come Maria è un atto di sem­pli­ce de­vo­zio­ne”.

Espri­mia­mo seri dubbi sul fatto che la con­sa­cra­zio­ne uf­fi­cia­le da parte del pre­si­den­te in carica della Re­gio­ne alla Ma­don­na sia “un atto di sem­pli­ce de­vo­zio­ne”. Un po­li­ti­co che vuole essere dav­ve­ro pro­gres­si­sta e pro­muo­ve­re un cam­bia­men­to con­cre­to do­vreb­be piut­to­sto di­fen­de­re la lai­ci­tà, anche se sin­ce­ra­men­te cre­den­te. E non pre­star­si, come il suo pre­ce­des­so­re Sal­va­to­re Cuf­fa­ro, a tali atti di de­vo­zio­ne. Che rap­pre­sen­ta­no anche atti di sot­to­mis­sio­ne nei con­fron­ti delle ge­rar­chie ec­cle­sia­sti­che.

 

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