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Severino: una storia realmente accaduta

Teatro e cronaca nera vanno a fondersi in uno spettacolo particolarmente originale

Può il teatro trattare e farci appassionare a vecchi fatti di cronaca? E per di più in uno spettacolo in vernacolo della campagna fiorentina? Forse la domanda può fare storcere il naso a qualche appassionato di recitazione tra i più puristi ma Irene Barbugli riesce a sciogliere ogni dubbio incollandoci alle sedie e facendoci vivere fatti oramai quasi dimenticati visto che la storia che racconta va indirettamente a intrecciarsi con le vicende del Mostro di Firenze.

Siamo nel 1951 e nella località di Rostolena, vicino Vicchio nel Mugello, avviene l'omicidio di Severino Bonini per mano dell'oramai tristemente famoso Pietro Pacciani. Un fatto di cronaca realmente accaduto, andate pure a controllare i giornali dell'epoca, etichettato come delitto passionale per l'amore della bella Miranda che ha segnato e tutt'ora segna la famiglia della nostra Irene.

Avete letto bene, Irene racconta un fatto realmente accaduto alla sua famiglia. Frutto di una lunga ricerca effettuata interpellando chi tra i suoi parenti può ancora testimoniare quanto accaduto continuando con la documentazione dell'epoca fino ad arrivare al cantastorie “Giubba” che di questa storia ne ha fatto uno stornello, il risultato è un lungo monologo dove interpreta molteplici personaggi andandone a esaminare carattere, caratteristiche e reazioni di una comunità rurale trovatasi protagonista di fatti arrivati alla cronaca nazionale.

La bravura della nostra autrice e al contempo attrice copre agevolmente la scenografia tenuta volutamente scarna e soltanto qualche traccia audio sono le uniche compagne di viaggio che avremo, pronti a scoprire fatti ben più grandi dei protagonisti che li hanno vissuti.

Severino ha raggiunto già molteplici repliche, tra cui Borgo San Lorenzo e Casaglia, ed è stato recentemente confermato per il prossimo 13 novembre al teatro Giotto di Vicchio, con ingresso gratuito e inizio dello spettacolo alle 21:00
Irene e Lorenzo Ciofini, suo collaboratore, affermano che si tratta di una prima parte di una fantomatica saga. Visti gli attuali risultati siamo a sperare che altre storie ci vengano raccontate quanto prima!

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