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Servizi non richiesti, principali provider sotto accusa

Da una parte un numero crescente di utenti di telefonia insoddisfatti, dall'altra una delle associazioni dei consumatori tra le più agguerrite, e nel centro l'intervento dell'Antitrust che ha ammesso di aver aperto un'indagine sui quattro principali provider, per determinare se le segnalazioni fatte da numerosi loro clienti possono portare all'applicazione di sanzioni per pratiche commerciali scorrette.

Una storia già letta, tanto da poter sembrare una vecchia notizia, ed invece si tratta di una questione che è tornata di grande attualità, specialmente se si considera che i fatti segnalati appartengono ad un intervallo di tempo remoto, ma non troppo, dato che, per tre dei 4 operatori telefonici coinvolti, la fine dei comportamenti “scorretti” (a detta di Codacons), è avvenuta lo scorso giugno, e per il quarto operativo solo il mese precedente.

Per la precisione ad essere chiamati in causa, finendo sotto la lente del controllo dell'Antitrust sono: Telecom, Wind, H3G e Vodafone. Le accuse sarebbero quelle di pratiche volte ad addebitare costi per servizi mai richiesti, o scarsa trasparenza sulle condizioni contrattuali, soprattutto quelle di categoria premium, e sia nel caso di offerte adsl senza linea telefonica che quelle con linea e traffico voce incluso. Intanto Codacons, oltre ad aver effettuato la necessaria segnalazione all'Antitrust (per poter costruire le basi della richiesta di eventuali risarcimenti) ha anche preparato i documenti ed i moduli di adesione per tutti i clienti di questi operatori che ritengano di rientrare nell'azione legale che sarebbe prossima a partire.

In particolare il periodo incriminato sarebbe: per i clienti Telecom da dicembre 2012 a giugno 2014; per gli utenti di Vodafone da ottobre 2013 a giugno 2014, per quelli di H3G maggio 2013 a giugno 2014 per H3G, e per Wind da ottobre 2013 a maggio 2014.

Bisognerà attendere qualche mese per conoscere l'esito delle decisioni dell'Antitrust, ed intanto, per evitare di ritrovarsi in situazioni simili, ci sono poche regole d'oro da seguire, come lo scegliere solo i servizi ed il tipo di contratto di cui si ha realmente bisogno (ad esempio è inutile scegliere un servizio voce illimitato se non si telefona quasi mai), e fare attenzione ai servizi proposti gratuitamente per un periodo di prova soprattutto se hanno il rinnovo automatico, dato che la maggioranza delle persone dimentica di disattivare i servizi in tempo.

Infine, al di là della gentilezza o dell'esposizione accattivante con cui vengono proposti servizi aggiuntivi, è sempre meglio dire un cortese “no grazie” e pretendere che le condizioni della bolletta siano semplicemente corrispondenti a quanto sottoscritto. In fondo il garante ha stabilito penali di migrazione fisse, e non troppo elevate (quando dovute), e la concorrenza è tale che altrove si riuscirà a trovare un trattamento sicuramente migliore.

 



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