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Scorre il tempo, fra statistiche, sogni e speranze

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), la popolazione residente in Italia si attesta su 60.387.000 unità, rispetto ai 57.000.000 di soggetti censiti il 21.10.2001; negli anzidetti totali sono compresi gli stranieri, pari rispettivamente a 4.279.000 e 1.335.000.
 
I più 2.944.000 residenti originari di altri paesi risultano, quindi, assolutamente determinanti ai fini della lievitazione complessiva, 3.387.000, nel numero degli abitanti.
 
Dati particolari assai indicativi, i residenti minori di 14 anni costituiscono il 14% del totale, mentre gli over 65 sono il 20,2%.
 
Come è noto, l’Istat si identifica come caposaldo positivo e lodevole in seno alle strutture della Pubblica Amministrazione. Le sue tabelle, rilevazioni e analisi sono sempre frutto di studi approfonditi e di ricerche rigorose e puntuali.
 
Nella lodevole linea d’azione dell’ente si colloca anche l’aggiornamento del cosiddetto “paniere di prodotti” preso a base per la determinazione delle variazioni annuali del costo della vita. Durante l’ultimo triennio, vi sono stati inseriti “cespiti” nuovi, come chiavi USB, film in dvd, mais in confezione, badanti, smartphone, insalatina in confezione, navigatori satellitari, voli nazionali low cost; mentre, di contro, sono stati eliminati le seguenti voci: lampadine ad incandescenza, fiammiferi, riparazioni orologi, prodotti della “Cucirini”, ossia gomitoli e spagnolette di cotone.
 
Chi scrive, serba ancora viva la memoria del censimento generale della popolazione del 1951: un mito, le due – tre persone del paese incaricate delle rilevazioni famiglia per famiglia (ufficiali di censimento); un’avventura quasi magica, il viaggio su una vecchia “Balilla” in compagnia del padre impiegato all’anagrafe e del Signor Segretario Comunale, da Marittima a Ugento, capoluogo di Mandamento, per il deposito dei registri e documenti riepilogativi del censimento in parola.
All’epoca, nel rione Ariacorte in cui sono stato messo al mondo, si contavano 21 nuclei familiari per 124 componenti. Non c’è che dire, una densità “pressappoco” sulle basi attuali. 
 
Ritornando all’Istat e invocando un sogno, non sarebbe niente male se, alle notizie che allo stato acquisisce e fornisce pubblicamente, arrivasse a poter aggiungere anche la determinazione esatta dei giri d’affari sommersi che sfuggono, cioè, a qualsiasi prelievo fiscale e, soprattutto, l’indicazione, nome, cognome, ragione e denominazione sociale, di quanti non danno all’Erario il dovuto, ai sensi delle leggi in vigore.
 
Infine, un personale desiderio. Il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il cantante Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, sulla scia del successo sanremese, diano vita ad un partito o movimento politico: sarà un indicatore prezioso, una linea guida essenziale, vedere quanti italiani residenti aderiranno all’iniziativa.

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