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Scarsa assistenza per i lungodegenti in Italia

Sotto agli altri grandi paesi europei per numero di posti letto dedicati secondo l'OCSE

In Italia ci sono 16 posti letto in strutture di assistenza per lungodegenti ogni 1.000 abitanti di 65 anni o più, un numero tra i più bassi nell'area Ocse.

Lo riferisce l'organizzazione parigina, in un rapporto su dipendenza e sistemi di assistenza a lungo termine, basato su dati del 2007-2008. In Italia, scrive l'Ocse, «una parte significativa delle cure di lunga durata è ancora garantita da componenti della famiglia, soprattutto nelle regioni in cui l'assistenza pubblica è meno sviluppata e le famiglie non possono permettersi i costi dei servizi privati».

Il nostro Paese è, infatti, primo tra i membri dell'Ocse per percentuale di persone che forniscono aiuto ad un familiare anziano o disabile, con il 16,2%.

Dato superiore a quello di altri grandi Stati europei, come la Germania (11%) e la Francia (10,7%). Tra gli over 65 italiani, infatti, il 4,9% è in cura a lungo termine in casa, mentre solo il 3% lo è in strutture specializzate. Una situazione che, sottolinea l'Ocse, ha un impatto anche sull'occupazione, dato che chi è impegnato in queste forme di assistenza spesso fatica a conciliarla con il lavoro.

Ancora una volta si mostra con cifre alla mano il ritardo in cui versa il paese nella programmazione di strutture idonee all'assistenza di lungo periodo, il tutto nel più ampio disagio legato ad una situazione congiunturale tutt'altro che rosea.

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