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Santori e Di Maio: la politica del nulla

Su Di Maio è stato scritto e detto quanto basta, tanto che in un paese normale non farebbe manco l'usciere. 

     
Nel caso di Mattia Santori, ci si trova a dover assistere alle performance un grande specialista nel scaldare le piazze, organizzare eventi mediatici e concerti.
Per il resto, sul piano strettamente politico il nulla. 
 
Il primo ha già ampiamente fatto vedere di non essere capace di fare un emerito accidente e i tavoli fallimentari lasciati al MISE sono tutti lì a dimostrarlo quotidianamente mentre continua a rivelarsi del tutto incompetente nel ricoprire l'incarico attuale di Ministro degli Affari Esteri, tanto che non sa manco parlare una lingua straniera. 
 
Il secondo si erge a leader di un movimento effimero ed inconcludente creato ad hoc soltanto scopo elettorale e propagandistico, ma che rimane costantemente (e lo sarà sicuramente anche in futuro) del tutto assente dai luoghi di conflitto sociale, civile e ambientale nei quali qualsiasi compagine di Sinistra degna di questo nome dovrebbe sempre risultare attiva.  
L'aspetto più grave è rappresentato dal fatto che vi sono ancora troppe persone in questo Paese che sono così ingenue da credere per l'ennesima volta a questo genere di esperienze fallimentari che non hanno proprio nulla a che fare con la politica e che risultano alla fine della fiera essere soltanto funzionali al mantenimento del sistema.                                      
 
 
Yvan Rettore
Questo articolo è stato pubblicato qui

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