• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Smettiamo di essere una Gomorra

Smettiamo di essere una Gomorra

Si a’ paur fa’ 90 a dignità fa’ 180!



Non permettiamo uomini
che le nostre terre diventino luoghi di camorra,
diventino un’unica grande Gomorra da distruggere!

Non permettiamo uomini di camorra, e non bestie, uomini come tutti,
che quello che altrove diventa lecito trovi qui la sua energia illecita,
non permettiamo che altrove si edifichi ciò che qui viene distrutto.

Create il deserto attorno alle vostre ville,
non frapponete tra ciò che siete e ciò che volete
solo la vostra assoluta volontà.
Ricordate.

Allora il Signore fece piovere dal cielo
su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco;
egli distrusse quelle città, tutta la pianura,
tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo.
Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro
e diventò una statua di sale.

Dobbiamo rischiare di divenire di sale,
dobbiamo girarci a guardare cosa sta accadendo,
cosa si accanisce su Gomorra,
la distruzione totale dove la vita è sommata
o sottratta alle vostre operazioni economiche.

Non vedete che questa terra è Gomorra, non lo vedete?
Ricordate. Quando vedranno che tutto il suo suolo


sarà zolfo, sale, arsura e non vi sarà più sementa,
né prodotto, né erba di sorta che vi cresca,
come dopo la rovina di Sodoma, di Gomorra,
di Adma e di Seboim che il Signore distrusse
nella sua ira e nel suo furore.

Si muore per un sì e per un no,
si dà la vita per un ordine e una scelta di qualcuno,
fate decenni di carcere per raggiungere un potere di morte,
guadagnate montagne di danaro che investirete
in case che non abiterete, in banche dove non entrerete mai,
in ristoranti che non gestirete, in aziende che non dirigerete,
comandate un potere di morte
cercando di dominare una vita
che consumate nascosti sotto terra,
circondati da guardaspalle.

Uccidete e venite uccisi in una partita di scacchi
il cui re non siete voi ma coloro che da voi prendono ricchezza
facendovi mangiare l’uno con l’altro fin quando nessuno
potrà fare scacco e ci sarà una solo pedina sulla scacchiera.
E non sarete voi.

Quello che divorate qui lo sputate altrove, lontano,
facendo come le uccelle che vomitano il cibo nella bocca dei loro pulcini.
Ma non sono pulcini quelli che imbeccate ma avvoltoi
e voi non siete uccelle ma bufali pronti a distruggersi in un luogo
dove sangue e potere sono i termini della vittoria.

È giunto il tempo che smettiamo di essere una Gomorra...

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares