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Russia, organi d’informazione e giornalisti etichettati come “agenti stranieri”

La stigmatizzante e discriminatoria definizione di “agente straniero” con cui le autorità russe etichettano periodicamente chi si oppone alla politica del Cremlino, è ora applicata anche nei confronti di due organi d’informazione e sei giornalisti.

Il ministero della Giustizia ha aggiunto alla lunga lista degli “agenti stranieri” Dozhd Tv (nella foto, il logo dell’emittente televisiva) il portale Vazhnye Istorii (la cui redazione è in Lettonia), il suo direttore Roman Anin e altri cinque giornalisti.

La lista aggiornata degli “agenti stranieri” comprende ora 18 organi d’informazione e 25 giornalisti. Tutti gli organismi e i soggetti definiti “agenti stranieri” sono obbligati a dichiarare tale qualifica nelle loro attività.

Negli ultimi mesi gli attacchi alla libertà di stampa si sono intensificati. Ad aprile la stessa abitazione di Roman Anin era stata perquisita per una notte intera mentre a fine giugno il portale investigativo Proekt Media era stato classificato come “organizzazione indesiderabile”.

Nel mirino delle autorità russe c’è anche il direttore di Insider, Roman Dobrokhotov.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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