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Roma discariche piene. Presto emergenza rifiuti?

Ridicolo, se non fosse nel contempo drammatico, l'articolo ricavato da "unonotizie" del 8.03.2011 redatto dal Comitato per il Risanamento Ambientale di Guidonia, che tratta dell'autorizzazione della Regione Lazio a mettere in esercizio una nuova discarica (la sesta) nel Parco dell'Inviolata.

La Regione Lazio ha concesso l'autorizzazione alla costruzione di una discarica per rifiuti indifferenziati (cioè il famigerato tal quale) alla EcoItalia 87/Cerroni per una capacità di 380.000 mc di rifiuti.

La motivazione è che si devono scongiurare "situazioni emergenziali nel conferimento dei rifiuti". Un pretesto più incredibile non si poteva trovare, giacché è noto che, avendo già riempito fino al becco altre 5 discriche e non avendo provveduto a svuotarle e/o bonificarle e/o trovare alternative, ne consegue che si dovrà aprire la 6.a discarica, poi la 7.a, 8.a, 9.a e così via, fino ad arrivare probabilmente a poco a poco nel centro di Roma.

Questa logica è descritta accuratamente e con dovizia di particolari nel nuovo Piano Rifiuti Regionale pubblicato il 7.12.2010, dove la logica del riempimento continuo a ruota libera di discariche da rifiuti non è mitigata minimamente dalla logica della bonifica e/o svuotamento, che non rientra nel rigore mentale degli estensori del piano, giacché si teorizza che in caso di situazioni emergenziali si deve ricorrere all' estrema ratio della nuova e immediata discarica comunque (previe autorizzazioni di competenza, le quali, come pure nel caso già anticipato dei depositi di scorie radiotossiche nucleari, non mancheranno mai, anche in luoghi sacri e/o storici e/o turistici, vista l'emergenza !).

Ora, a prescindere dal fatto che non è chiaro e sicuro, e si nutrono fieri dubbi, che detta nuova discarica venga costruita secondo criteri tecnologici di sicurezza e salvezza ambientale e sanitaria e di protezione del suolo, aria, atmosfera, acque reflue, e salute della popolazione, con cattura finale e recupero del biogas prodotto, vista l'esperienza del passato, si dichiara seraficamente e angelicamente che detta nuova discarica è destinata a raccogliere rifiuti indifferenziati.

Lascia esterrefatti che nessuno evidenzi la necessità di eseguire la raccolta differenziata in maniera adeguata, con separazione delle frazioni, trattamenti specifici delle stesse, riciclo e vendita-smaltimento delle frazioni. La legge impone a tutte le comunità di raggiungere il massimo livello di raccolta differenziata e separazione delle fasi, fino ad almeno il 50%.

Questa esenzione dalla raccolta differenziata da parte della Regione ai suoi cittadini è tale per cui attualmente, per non dichiarare ufficialmente che è poco più di zero, si dice che essa è stimata del 15-20%, con il chè si realizza all'incontrario il sogno dei "Rifiuti Zero" delle associazioni ambientaliste, dove per zero si deve in realtà forse intendere "Zero Raccolta Differenziata"!

Per sovrappiù, la Regione progetta impianti di trattamento delle frazioni separate della raccolta differenziata, costituite da CDR (Combuistibile Da Rifiuti), inceneritori, trattamenti meccanici-biologici, bioreattori di fermentazione, produzione di biogas, prodotti del compostaggio, etc.. Ma si trascura il dettaglio "insignificante" che, senza la raccolta differenziata e la separazione delle frazioni, questi impianti a valle rimangono lettera morta e l'esito finale è la solita discarica di rifiuti indifferenziati che, per conseguenza, si riempie in quattro e quattr'otto, sicchè se ne apre subito un'altra in "situazione emergenziale" senza mai bonificare e recuperare le precedenti.

Di questo passo il risultati certo sarà che la città di Roma verrà sommersa dai rifiuti in tempi brevi, costringendo al sacrificio empio di altre discariche nel Parco dell'Inviolata o analoghi , naturalmente sempre contornati, come nel caso dell'Inviolata, da siti storici e archeologici in cui sono state rinvenute diecine di tombe di epoca latino-romana.

La ciliegina finale sulla torta è il progetto di un impianto di trattamento meccanico-biologico da 190.000 ton/anno, non si capisce per farne chè visto che la monnezza è pressochè tutta indifferenziata, la cui ultima destinazione non è che buttarla in discarica, giacchè non si può farne altro.

Il dramma è che non si prendono mai nella dovuta considerazione soluzioni alternative nuove e moderne, realizzate da paesi più evoluti del nostro, e che esistono in Europa e negli USA, e che consistono nel covertire i rifiuti e le biomasse in carburantio sintetici, con i processi cosidetti "Waste to Fuel" o "Biomass to Fuel", cioè da rifiuti e/o biomasse di scarto a combustibili sintetici liquidi per il trasporto (benzina, gasolio, cherosene), che ottemperano alle direttive europee 2009/28 E.U. sulla riduzione delle emissioni di gas serra e CO2 in atmosfera, sulle energie rinnovabili, sulla riduzione del Global Warming e relativi mutamenti climatici catastrofici, sulla riduzione dei combustibili fossili (gas, petrolio e carbone).

I carburanti sintetici ottenuti dai rifiuti e dalle biomasse sono "carbon neutral", non emettono ma riciclano la CO2, non emettono gas tossici e nulla in atmosfera, generano carburanti sintetici per il trasporto puliti, nettamente e qualitativamente superiori ai carburanti da petrolio perchè sinteticamente più puri e uniformi, anzichè sporche miscele inquinate da Zolfo e tanto altro, e che lasciano il petrolio sottoterra là dove si trova rendendoci indipendenti dalle importazioni.

Questi impianti, sulla base di linee componibili da 2.000 ton / giorno di rifiuti preparati e omogenei in pellets, prevedono un'operazione di gassificazione catalitica, una pulizia a fondo del syngas ottenuto, una fase di condizionamento steam reforming catalitico per realizzare un syngas ottimale in CO e H2 per la sintesi, e un processo finale di Fischer-Tropsch catalitico a benzine, diesel e cherosene sintetici puri, di qualità superiore, in quanto puri, ai carburanti attuali da petrolio forniti alla pompa.

Con il processo "Waste to Fuel" si trattano non solo rifiuti giornalieri, ma si pulisce e bonifica il territorio, svuotando le discariche una dopo l'altra e trasformandole in benzina, smaltendo tutte le ecoballe convertendole in benzina, e carburanti sintetici puliti, puri e non miscele, economicamente competitivi con quelli derivati dal petrolio di cui si riduce l'importazione, e concorrenziali con il petrolio al di sopra di $ 50,00 / barile, prezzo al quale il petrolio non tornerà mai più, anzi andrà a $ 150-200 / barile entro due anni ! 

Nel caso specifico della nuova discarica della Regione Lazio nel Parco dell'Inviolata da 380.000 mc o ton di rifiuti, si potrebbero ottenere 96 milioni di litri di carburanti sintetici puliti e carbon neutral, senza alcuna emissione in atmosfera, nel rispetto delle normative sulle energie rinnovabili e la sostituzione del petrolio di importazione. Mentre le 190.000 ton / anno di rifiuti per T.M.B. (trattamenti meccanico-biologici) con un impianto Waste to Fuel si potrebbero trasformare in 48 milioni di litri /anno di carburanti, in grado di alimentare oltre 24.000 vetture / anno.

Ora si legge che anche Irlanda e Svizzera si stanno orientando in questa direzione per smaltire rifiuti solidi e biomasse convertendoli in carburanti sintetici, con impianti ultra-moderni della Foster-Wheeler e altre primarie aziende, americane, titolari di brevetti e processi "Waste e Biomass to Fuel", come risulta dai link allegati in calce. All'avanguardia in questi processi sono USA, Germania e Brasile.

Discariche e termovalotizzatori (inceneritori di varia natura) sono del tutto obsoleti, destinati a sparire nei paesi civili ed evoluti, sostituiti da processi che covertono rifiuti e biomasse in carburanti sintetici puliti, carbon neutral, in sostituzione del petrolio, ormai insostenibile per un'infinità di ragioni note, non ultimo il prezzo. A Roma e a Napoli invece inceneritori e discariche continuano ad imperversare contro l'interesse e la salute delle popolazioni, del tutto disinformate e lasciate nell'ignoranza delle cose, grazie alle solite cosche più o meno "mafiose" dei rifiuti, finanziate con i soldi dello stato, contro la popolazione.

 

Fonti

http://biofuelsdigest.com/bdigest/2011/03/18/foster-wheeler-synar-partner-for-swiss-waste-to-biofuels-venture/

http://www.businesswire.com/news/home/20110309005374/en/Foster-Wheeler-Engineering-Services-Cynar-Conversion-Waste

http://www.theengineer.co.uk/sector/energy-and-environment/news/collaboration-aims-to-develop-fuel-from-waste-plant-mate...

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