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Rapporto Amnesty: per tutti i Sacco e Vanzetti del mondo. Il video con Roberto Saviano

In occasione della presentazione del rapporto annuale di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel 2015, la sezione italiana di Amnesty ha diffuso un video in cui Roberto Saviano, ricordando la vicenda degli anarchici italiani Sacco e Vanzetti, rileva la necessità di impegnarsi per la difesa dei diritti umani.

E che vi sia la necessità in tutto il mondo, e anche in Italia, di impegnarsi a fondo per la difesa dei diritti umani lo dimostrano i contenuti del rapporto di Amnesty International.

Infatti secondo Amnesty, nel complesso, nel 2015, vi è stato un netto peggioramento della situazione dei diritti umani. Nel comunicato emesso dalla sezione italiana, si legge infatti: “In molte parti del mondo, un notevole numero di rifugiati si è messo in cammino per sfuggire a conflitti e repressione. La tortura e altri maltrattamenti da un lato e la mancata tutela dei diritti sessuali e riproduttivi dall’altro sono stati due grandi fonti di preoccupazione. La sorveglianza da parte dei governi e la cultura dell’impunità hanno continuato a negare a molte persone i loro diritti”.

E che vi siano problemi anche in Italia lo dimostra la parte del rapporto dedicata al nostro Paese.

Infatti secondo Amnesty International, in Italia, nel 2015:

“Tra gennaio e aprile è stato registrato un aumento vertiginoso del numero di morti tra i rifugiati e i migranti che cercavano di raggiungere l’Italia via mare dall’Africa del Nord. I decessi sono diminuiti dopo che i governi europei hanno dispiegato risorse navali per salvare vite umane in alto mare. Ha destato preoccupazione l’implementazione di un sistema comunitario concordato per controllare gli arrivi, il cosiddetto ‘approccio hotspot’. E’ perdurata la discriminazione contro i rom, con migliaia di persone segregate in campi monoetnici. L’Italia non ha introdotto il reato di tortura nella legislazione nazionale né ha creato un’istituzione nazionale indipendente per i diritti umani né ha garantito il riconoscimento giuridico delle coppie formate da persone dello stesso sesso”.

Sarebbe necessario, pertanto, che il governo italiano dichiarasse cosa intende fare per affrontare i problemi sollevati da Amnesty International.

Lo farà? E’ lecito dubitare.

Attendo comunque fiducioso.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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