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Quando un libro di poesia va in ristampa: ’Alfabeto di strade’ di Alberto Masala

Ebbene sì, nel 2011 in Italia un libro di poesia va in ristampa in questo periodo.

Si tratta di 'Alfabeto di strade' di Alberto Masala, Edizioni Maestrale, prima pubblicazione del 2009. Si tratta di un libro DI poesia, per la poesia tutta in ogni possibile diramazione.

Una raccolta articolata in sezioni a scandire tempi, luoghi, umori e immagini che negli anni sono passati attraverso la lingua mutevole di Masala, una lingua consapevole e stratificata, a miscelare nazioni, volti, vite. Tante strade, certo, tanti linguaggi tesi a farsi annusare, a penetrare.

Che la poesia sia 'oggetto invenduto', per nulla interessante, cercato, capito, è convinzione popolare ormai radicata. Le case editoriali lo confermano da decenni. In Italia con precisa ferocia, relegando collane piccole e scarsamente distribuite ai retro bottega impolverati.

Stavolta il percorso vira, leggermente ma vira.

Il libro, a cura di Giancarlo Porcu, con prefazione di Alberto Bertoni e preziose introduzioni di Jack Hirschman, è un piccolo gioiello di parole. Dove le parole sono ciò che sono, dosate, scelte con pazienza, ascolto, con una cura che solo leggendo si può comprendere.

Il mondo che esce dalle pagine, di cui Masala è "un testimone" per sua stessa ammissione, è un mondo pieno di gradazioni, che non dimentica mai il passato continuando - insistendo - nel registrare e cogliere le oscillazioni del presente vicino e lontano.

Masala usa le parole come armi, le sceglie assecondando ritmi e cambiamenti, le culla con pazienza, con ferocia, follia, umiltà, sicurezza, urla, sussurra, carezza, vomita,

Alcune considerazione del novembre 2009 qui.

Segnalo anche che assistere dal vivo a un'esibizione di Alberto Masala è esperienza lontana e inconciliabile con le spettacolarizzazioni e le personaggiti a cui ormai si sta assuefando la società italiana contemporanea. Perché "la poesia è un abisso che bisogna percorrere".

Ulteriori notizie sul libro dal blog del poeta.

Alberto Masala, sardo, poeta. Da anni sperimenta in concerto. In scrittura usa diverse lingue. Edito in Italia, USA, Francia. È in antologie di una decina di Paesi. Ha tradotto Kerouac, Malina, Ferlinghetti, Pey, Mereu. Ha diretto progetti d'arte in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Asuni). Nel percorso anche performance, teatro, cinema, radio.

Il sito di Masala.

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Nessun figlio mai
potrà nascere da un morto

corpi inattivi larve
obese e pigre
apparenze di vita
inceppate in un noioso labirinto
di agiati e fastidiosi contrattempi

quanto fastidio...

il fastidio purtroppo sempre vive
dove il diverso partorisce il suo diverso
ma insiste e batte e batte
insonne con accuse
d'indomabile ansia d'impotenza

[sezione 'Nella casa del boia" del 2002,
già pubblicato negli Usa con il titolo: In the executioner's house]

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