• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Qatar, prime ammissioni sui lavoratori morti per le opere dei mondiali di (...)

Qatar, prime ammissioni sui lavoratori morti per le opere dei mondiali di calcio

Né tre ne “qualche decina”, come finora le autorità del Qatar avevano cercato di minimizzare.

Nel corso di un’intervista al programma “Uncensored” condotto da Piers Morgan, il segretario generale del comitato supremo dei Mondiali di calcio del Qatar, Hassan al Thawadi, ha affermato che 400-500 lavoratori migranti sono morti durante la costruzione degli impianti sportivi.

Una prima ammissione lontana dai numeri delle inchieste giornalistiche, secondo le quali i morti sarebbero stati migliaia, ma che ha spinto il comitato supremo a emettere una nota per chiarire che quelle cifre si riferivano alle statistiche nazionali, relative al periodo 2014-2020 e riguardanti tutti gli incidenti mortali sul lavoro, a prescindere dal settore d’impiego e dalla nazionalità.

Che migliaia di lavoratori giunti in Qatar per uscire dalla trappola della povertà nei paesi di origine siano lì tornati in una bara è un fatto innegabile. Ma senza indagini complete il numero esatto dei lavoratori che hanno perso la vita in Qatar non si conoscerà mai.

Al di là delle cifre discordanti, resta un fatto: le famiglie dei lavoratori deceduti in Qatar non hanno ricevuto spiegazioni e le loro richieste di verità, giustizia e risarcimenti restano ancora inascoltate da chi, come la Fifa, ha un’enorme responsabilità per quanto è accaduto.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità