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Pubblicità, sessualità e pruderie

Andando in giro, si rimane spesso colpiti da spazi pubblicitari tappezzati con grandi manifesti su cui campeggiano avvenenti immagini femminili, con broncio di maniera trasudante sensualità, per la reclame di biancheria o lingerie intime, contraddistinte da trasparenze senza ombre e da dimensioni e perimetri assai circoscritti.
 
Talvolta, a parte le accattivanti silhouette, stupiscono certe frasi, evidentemente ritenute d’immancabile e sicuro effetto. Me ne viene in mente una: “Questa sera, i bambini dormono dai nonni….”.
 
Beh, senza possedere il bagaglio e lo spessore culturale di cattedratici tipo Alberoni o Zecchi, ma pur sempre dotato, per opera del Padreterno, di due buoni fanali in grado di osservare, percepire e collegarsi in un baleno con il cervello al fine di riflettere e meditare, trovo che un’enunciazione del genere sia in realtà fuori luogo e fuori tempo.
 
A mio modesto parere, il giorno d’oggi, i bambini - in famiglia come anche a scuola - piuttosto che essere confinati o venire isolati con schermi di ovatta, hanno al contrario bisogno, da subito e sia pure attraverso un cammino graduale, di esempi e lezioni di approccio verso i fatti degli adulti, specie quando questi ultimi sono i loro genitori, e in tal modo percepire e rendersi conto che, fra le esperienze dei grandi, rientrano anche l’esercizio della sessualità e i momenti di vita intima.
 
Non è affatto vero (crederlo costituirebbe solo un falso moralismo) che si rischia di conferire uno spettacolo negativo; anzi, i figlioletti che, fra le mura domestiche, nel predisporsi al sonno, avvertano indizi e segnali di stretta vicinanza e di comunione coinvolgenti i loro papà e mamma, non solo non ne escono turbati, ma crescono e si temprano in serenità nella scalata alle conoscenze.

E poi, lasciando stare i bambini, ove si prendesse alla lettera il messaggio dei manifesti in questione, sarebbe come voler far credere che «certe cose da pazzi» si riesce a compierle unicamente col preambolo e col supporto di
particolari capi di abbigliamento.
 
Sarebbe come proclamare che coloro i quali non sono in grado di acquistare determinati articoli reclamizzati e di solito costosi, restano irrimediabilmente condannati a non poter vivere un’adeguata esperienza e intensità sessuale.
Per fortuna, il mondo gira diversamente e le sirene pubblicitarie hanno, non dico sempre ma perlomeno in molte performance, il … naso lungo.

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