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Pubblicità ingannevole. Generazione Attiva fa condannare Fiat

Lo spot che pubblicizzava la Fiat Sedici è stato sanzionato da parte dell’Antitrust con una multa di 190 mila euro.

 

L’intervento del Garante è arrivato in seguito alla denuncia di Generazione Attiva con la quale l’Associazione in difesa dei Consumatori lamentava l’ingannevolezza degli spot nella misura in cui omettevano di indicare le condizioni di fruizione delle offerte, limitandosi a riportare in sovrimpressione messaggi che, in ragione delle ridottissime dimensioni grafiche dei caratteri e della limitata permanenza in video, non risultavano percepibili da parte del destinatario dello spot.

L’Antitrust ha rilevato che “i messaggi in esame appaiono idonei a indurre in errore il consumatore medio riguardo alle caratteristiche, alle condizioni di fruibilità dell’offerta e al calcolo del prezzo del prodotto pubblicizzato, e risulta idonea ad indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso”.

Andrea D’Ambra, Presidente di Generazione Attiva commenta con soddisfazione la decisione del Garante e lo fa denunciando che questi messaggi praticamente invisibili per le ridottissime dimensioni e tempi in cui appaiono durante gli spot, sono una pratica purtroppo ancora troppo diffusa da parte di moltissime aziende, che vede su tutti primeggiare quelle automobilistiche.


Il guadagno che se ne trae infatti è maggiore rispetto all’eventuale rischio di una sanzione che, per la sua esuigità, resta “conveniente”. 190 mila euro sono infatti poca cosa per un gruppo come Fiat che ha un fatturato di circa 20,8 miliardi di euro ed un utile pari a 333 milioni di euro.

Non possiamo che rilevare come ad oggi, a distanza di quasi due anni, sia ancora rimasta lettera morta la richiesta fatta a gran voce al Parlamento dal Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, Dott. Catricalà, di rapportare le sanzioni al fatturato delle aziende.

Speriamo, conclude D’Ambra, che il Parlamento colga l’invito ed approvi tali modifiche al Codice del Consumo al più presto.

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