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Proteste e scontri anche in Iraq e Croazia

Sanzioni sì, sanzioni no, mentre il mondo continua ad assistere al delirio vivo del dittatore libico, che invita il suo non popolo a danzare per strada sotto il suono dei colpi di fucile sparati anche dai mercenari italiani, anche in Iraq si sono registrate proteste e scontri di piazza.

Le manifestazioni del ''Giorno della collera'' hanno comportato un bilancio di 15 morti. 
 
Circa 5.000 le persone che si son radunate nella piazza Tahrir di Baghdad. La folla lanciava pietre e scarpe, le forze di sicurezza respingevano tali forme di protesta con la violenza di Stato.
 
Ma tali manifestazioni in verità si sono svolte anche in molte altre città del paese per dire basta alla corruzione e più riforme politiche. Su questo sito si legge che le organizzazioni sociali e politiche e collettive che sostengono il nuovo movimento di rivolta in Iraq sono le seguenti:

- Movimiento de la Intifada contra la opresión y la corrupción en Iraq.
- Movimiento Popular para la Salvación de Iraq.
- Frente Patriótico de Partidos y Fuerzas Iraquíes contra la Ocupación.
- Movimiento de la Corriente Patriótica Árabe.
- Frente Popular para la Salvación de Kirkuk
- Voz de la Libertad para los Derechos Humanos en Iraq.
- Jóvenes por el “Cambio Ya” en Al Ahwaz Árabe

- Asociación de Ulemas Musulmanes de Iraq.
- Conferencia Fundacional Nacional Iraquí.
- Frente Patriótico Nacionalista e Islámico de Iraq.
- Liga de los Libres de Iraq.
- Consejo de las Tribus del Sur de Iraq.

 
Ma anche nella vicina Croazia, che forse entro il 2013 entrerà nell'Unione Europea, si sono registrati scontri e proteste. Molte persone protestavano contro il governo croato del premier Jadranka Kosor a Zagabria. Sembra che gli agenti abbiano fatto uso di manganelli e gas lacrimogeni per disperdere i dimostranti, i quali, hanno cercato di raggiungere l'edificio del governo, nel centro storico della capitale.
 
La voce dominate il corteo era: ''Ladri, ladri. Jadranka Kosor dimettiti''.
 
Secondo i media, negli scontri vi sarebbero stati alcuni feriti e qualche arresto, compreso Ivan Pernar, che è l'organizzatore della protesta indetta da vari giovani attraverso un gruppo nato su Facebook. Manifestazioni antigovernative si sono registrate anche a Spalato, Fiume, Pola, Osijek, Slavonski Brod.

Il potere della rete colpisce ancora il sistema.

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