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Processo da ripetere per il blogger in sciopero della fame

Maikel Nabil Sanad sarà processato da un'altra corte militare; questa la sentenza del tribunale egiziano. A renderlo noto è stato l' avvocato del blogger, Nigad Al Boraei

La notizia ha iniziato a girare su twitter già verso le 12.30, pubblicata dalla giornalista freelance Ranya Khalifa, presente durante la dichiarazione dell'avvocato.

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Sembrava che il giovane potesse essere rilasciato in giornata o giudicato nuovamente, la corte ha quindi optato per la seconda scelta; respinta la condanna a tre anni di reclusione, Maikel non potrà rilasciare dichiarazioni perché troppo provato dai cinquanta, estenuanti, giorni di sciopero della fame, aggiunge il suo avvocato.

L' ultima dichiarazione di Nabil risale all'8 ottobre scorso, affidata ad una lettera diffusa sul web nella quale il giovane blogger continuava la sua lotta contro il governo militare post Mubarak anche dal carcere e manifestava solidarietà per l'attivista Sahar Maher arresta la settimana scorsa mentre manifestava fuori dalla corte militare che aveva spostato l'appello dal 4 ottobre scorso ad oggi. Segue il testo della lettera:

Cari amici,

sono stato informato oggi su ciò che la magistratura militare ha stabilito sul mio documento di ricorso... ogni giorno i militaristi rivelano sempre più le loro brutte facce...Spero davvero di lasciarli alle loro corti a continuare a recitare la loro farsa teatrale come vogliono, di non dargli leggittimità raggiungendo i loro tribunali inutili. Sono stato anche informato riguardo quello che hanno fatto all' attivista Sahar Maher. Ancora una volta i militari hanno paura di una giovane ragazza, armata solo della sua opinione...Che continuino a fare quel che vogliono, la realtà sarà rivelata ogni giorno di più ed ogni giorno sarà più chiaro chi sono i veri attivisti fedeli al popolo egiziano...Ti saluto nella tua lotta Sahar e saluto tutte le nobili donne rivoluzionarie. Non so se mi sarà possibile scrivervi ancora, non so neanche se questa lettera vi raggiungerà, ma so che la spada e la pistola non possono mettere a tacere la penna e l'inchiosto.

Lunga vita alla rivoluzione Egiziana.

Maikel Nabil Sanad,

Carcere generale di El-Marg, 8/10/2011

Dopo 47 giorni in scipero della fame, 10 dei quali in sciopero della sete.

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