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Procedono a ritmo serrato le missioni spaziali verso Marte

Molto attiva la partecipazione italiana.

 

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L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha istituito il programma ExoMars per studiare l'ambiente marziano e per stabilire se la vita sia mai esistita su Marte. Sono previste all'interno del programma ExoMars due missioni: la prima in partenza nel 2016  composta dal Trace Gas Orbiter (TGO), dotato di strumenti per l'analisi dei gas atmosferici e la mappatura delle loro fonti, e dal lander Schiaparelli, che fungerà da dimostratore di tecnologia per l'ingresso nell'atmosfera e l'atterraggio sul suolo marziano, la seconda con partenza nel 2018  consisterà nel lancio di un modulo di atterraggio che porterà su Marte un rover ESA che effettuerà analisi geologiche e biochimiche per caratterizzare la formazione delle rocce in prossimità della superficie e cercare tracce di vita presente o passata. I dati dalla superficie saranno poi trasmessi alla Terra attraverso il Trace Gas Orbiter. Entrambe le missioni saranno svolte in collaborazione con l'agenzia russa Roscosmos.

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Il programma ExoMars collauderà una serie di tecnologie di volo e in situ che saranno necessarie per le future missioni di esplorazione di Marte (missione internazionale Sample Return). Queste includono:

- Ingresso, discesa e atterraggio (EDL) di un carico utile sulla superficie di Marte;

- La mobilità di superficie con un rover;

- L'accesso al sottosuolo per acquisire campioni; 

- Acquisizione del campione, preparazione, distribuzione e analisi.

Allo stesso tempo, un certo numero di importanti ricerche scientifiche sarà effettuata per:


Cercare segni di vita passata e presente su Marte:

- Indagare come l'acqua e l'ambiente geochimica sono variati nel tempo; 

- Indagare su tracce di gas atmosferici di Marte e le loro fonti.

L'agenzia rssa Roscosmos fornirà un lanciatore Proton per entrambe le mission con lancio da Baikonur in Kazakistan.

Un problema recentemente scoperto in due sensori nel sistema di propulsione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio Schiaparelli (Virginio Schiaparelli (1835 – 1910) è stato un astronomo famoso per i suoi studi su Marte) ha reso necessario spostare il lancio della prima missione, inizialmente previsto nel mese di gennaio, a marzo, ancora all'interno della finestra di lancio dei primi 2016 .
Schiaparelli porterà verso Marte il Trace Gas Orbiter, che farà successivamente entrare in orbita attorno al pianeta rosso per iniziare la sua missione quinquennale per studiare gas atmosferici potenzialmente legate all'odierna attività biologica o geologica.

Schiaparelli si separerà dall'orbiter tre giorni prima che raggiungano Marte, entrando nell'atmosfera a 21 000 km/h. Dopo rallenterà - attraverso paracadute e propulsori di freno - fino a 15km/h per poi frenare a meno di 5 km/h ad una altezza di circa 2 m sopra la superficie. In quel momento, i propulsori si spengneranno e il lander scenderà a terra, dove l'impatto sarà attutito da una struttura deformabile integrata nel modulo.

Una serie di sensori scientifici su Schiaparelli raccoglieranno dati sul clima durante l'ingresso e la discesa, e dei suoi strumenti effettuerà misurazioni ambientali locali presso il sito di atterraggio.

 

 

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