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Primavera italiana

Due presidenti delle Camere di alto profilo. Anche nei loro discorsi d’insediamento. E ora un esecutivo di altrettanto valore.

 

Forse mai, nella storia dell’Italia repubblicana, l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento è stata così imprevista e con così alti momenti di commozione. Laura Boldrini, eletta presidente della Camera dei deputati, e Pietro Grasso, eletto presidente del Senato della Repubblica, non rientravano tra i favoriti. La loro nomina è avvenuta fuori dalla stantia pratica dei compromessi, degli accordi tra partiti, degli equilibrismi politici.

I discorsi di insediamento delle due figure, cristalline sul piano morale, impegnate nel sociale, hanno rafforzato la sensazione e la speranza che si possa realizzare una primavera italiana che annienti il gelo invernale dei corrotti, degli arrampicatori sociali, dei collusi con le mafie, di parlamentari e ministri freddi, distanti dai cittadini, insomma facenti parte dei privilegiati della “casta”.


Sia Grasso che la Boldrini – in particolare quest’ultima – hanno parlato al cuore delle persone, con discorsi inusuali, coraggiosi, all’altezza della gravissima situazione che vive il nostro Paese. Raramente si son sentiti presidenti della Camere enunciare apertamente ciò che sta a cuore di tutti gli italiani “puliti” e di buona volontà: povertà, lavoro, aziende in crisi, cassintegrati, disoccupati, esodati, ambiente, moralità, scuola, condizione delle donne, giustizia, verità sulle stragi, lotta alla mafia, vergogna delle carceri, morti nel Mediterraneo, europeismo, antifascismo, Aldo Moro. 
E, soprattutto, di rado si son sentiti con forza in “discorsi politici” la sensibilità e la sincerità della passione di chi parlava, la concordanza tra parole e mente, il desiderio di impegnarsi per il cambiamento.

Cominciano in tanti a pensare che l’Italia ce la possa fare. Che la sua parte migliore possa guidare le sorti di un Paese in decadenza e, per di più, in disarmo. Ora la primavera italiana potrebbe continuare con un governo dello stesso profilo dei due presidenti delle Camere: fuori dagli schemi, civico, sorprendente. E – ci si perdoni la rima – vicino al cuore della gente. Come ha affermato Laura Boldrini, «la politica deve tornare a essere una speranza, una passione».

Rino Tripodi

(LucidaMente, anno VIII, n. 87, marzo 2013)

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