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Postcards from Venice di Michela De Biasi

di Michela De Biasi
mostra di fotografa a cura di Roberta Semeraro Palazzo Pisani Revedin
2023, 24 Febbraio – 3 Marzo

Michela De Biasi nel suo sito ha dichiarato di essere fotografa per passione, ed infatti quando abbiamo pensato a questa mostra, non ho avuto alcun dubbio che doveva essere lei con quel suo linguaggio magnetico, a ridare voce ad un genere così amabile quali sono le fotografe da cartoline. La Venezia muta e in bianco e nero delle sue fotografe, mi ricorda quelle cartoline postali che spedii (insieme ad un pezzetto del mio cuore!) agli amici d'infanzia, quando venni a visitare Venezia per la prima volta negli anni 80'. Immagini che immortalano i luoghi amati per donarli alle persone alle quali si tiene e si pensa. La fotografa da cartolina è delicata nella forma e mai altisonante nella sostanza. Si tratta infatti di un particolare genere di “fotografa silenziosa”, nella quale i luoghi diventano l'innesto di un dialogo, fatto di poche parole e accuratamente scelte, tra il mittente e il destinatario. Ed è per questo che la fotografa da cartolina deve mantenere quella stessa fragilità di un ricordo che potrebbe svanire da un momento all'altro, oppure impallidire con il passare del tempo accompagnandoti fno al termine dei tuoi giorni. L'effetto vintage è volutamente dato da De Biasi per svincolare queste fotografe dalla realtà, creando subito un rapporto affettivo con chi le condivide.

La composizione nella sua semplicità, è precisa e minuziosa, affnché il particolare meno appariscente possa trovare la sua ragione di essere nella memoria di un viaggiatore.
Uno dei primi campi di applicazione della fotografa è stato proprio il viaggio. Grazie alla fotografa ci sono giunte testimonianze di luoghi lontanissimi.

Ma come insegna Michela, si può essere viaggiatori rimanendo nei confni del proprio territorio emotivo. E non poteva essere diversamente per un occhio sensibile come il suo, rimanere attaccato ai suoi paesaggi d'origine per praticare la sua “venezianità” nella fotografa. Una passione per la sua città quella di De Biasi, che la porta inevitabilmente a liberare Venezia quasi del tutto dalle fgure umane, per stabilire un rapporto più intimo di scatto in scatto, con i suoi luoghi dove potersi lasciare andare. In fondo se le cartoline postali rappresentavano le singole tappe del grande cammino di un viaggiatore del secolo scorso, queste piccole opere di fotografa, esposte a Palazzo Pisani Revedin, si possono considerare oggi le preziose reliquie di un viaggio interiore compiuto nel nuovo millennio.

Roberta Semeraro

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