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Persecuzione dei cristiani e accusa di apostasia

Ha fatto scalpore il caso di Meriam Yahia Ibrahim, cristiana ortodossa del Sudan, condannata da una corte di Khartoum all’impiccagione per apostasia (pena per il momento sospesa).

Incinta di 8 mesi e già madre di un bimbo di 20 mesi, la donna è stata cresciuta come cristiana dalla madre, in quanto il padre musulmano se ne è andato quando lei aveva 6 anni. Il magistrato di un tribunale di Khartum ha invece stabilito che la donna ha abbandonato la sua fede e l'ha condannata a 100 frustate per adulterio, in quanto sposata ad un cristiano con un matrimonio che non è considerato valido dalla 'sharia'. Al giudice che le ha chiesto di rinunciare alla fede per evitare la pena di morte, lei ha risposto: "Sono cristiana e non ho mai commesso apostasia".

Il caso è solo l’ultimo che si inserisce in un’interminabile catena di persecuzioni perpetrate ai danni dei cristiani.

Dalla Nigeria, appena qualche giorno prima (12 maggio), sono state mostrate in un video le immagini delle ragazze rapite lo scorso 14 aprile da Boko Haram, gruppo islamista che, perseguendo l’obiettivo di cacciare i cristiani, si è reso responsabile di una carneficina quantificata in circa 4 mila morti e in decine di migliaia di feriti, sfollati, senza tetto.

Una delle 300 studentesse, riuscita a sfuggire, ha affermato che le ragazze sono state stuprate dai miliziani e minacciate: «Convertitevi o vi sgozziamo». La foto delle ragazze, coperte dal velo islamico e riunite in preghiera, ha fatto il giro delle televisioni e del web.

Ma vogliamo ricordare anche Asia Bibi e lo scempio dei cristiani in Pakistan. Anche qui chiese distrutte, villaggi rasi al suolo, torturati e crocifissi in piazza dai tagliagole qaedisti.

Il commento di molti giornali occidentali sul caso di Meriam Yahia Ibrahim è stato: accusa fuori dal tempo!

In realtà è fuori dal tempo ciò che pensano i giornali occidentali, perché i fatti (i diversi fatti riportati) si inseriscono perfettamente in un contesto giuridico. La proibizione della conversione al cristianesimo per i musulmani e l’impedimento alla pratica pubblica della fede cristiana è prevista dalla legge. Inoltre, bisognerebbe chiedersi perché sia stata contestata l’accusa di adulterio? Quale è la condizione femminile in un contesto giuridico simile?

Allora, se c’è qualcosa che è fuori dal tempo, questo è il nostro modo di considerare l'Islam, l'idea che ce ne siamo fatti noi in Occidente, che non corrisponde alla realtà. L'ideologismo secolarista, tendenzialmente anticristiano, che omologa tutte le religioni, che parla in modo indifferenziato di religioni monoteiste, non vede, perché ignora o, peggio ancora, perché si mette i paraocchi di fronte alla realtà negando l'evidente. È ora che l'Occidente si svegli e smetta di rincorrere le lucciole credendo che siano lanterne!

 

Foto: Wikimedia

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