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Permessi di soggiorno in USA: una lotteria tutta da vivere...

Era il 1990. Un giovane Gerard Depardieu, protagonista magistrale di un film, che all’epoca aveva il sapore romantico di un cittadino francese, alle prese con la sua voglia di cambiare vita, e col suo tentativo di ottenere la cittadinanza statunitense. ..

La famosa e desiderata "Green card". La trama del film, fra matrimonio combinato, controlli distato per verificare la veridicità del matrimonio e la concluisione un pò scontata del vero innamoramento dei due coniugi combinati, oggi fa un pò sorridere e guardare con nostalgia al passato. nemmeno troppo remoto.

Siamo ad oggi. Dopo un buon decennio trascorso fra l’aprire le porte della nostra nazione agli extracomunitari, tentare di regolamentarne l’ingresso, fallire nell’impresa e creare una forte campagna di dissuasione al calare l’ancora presso le nostre rive, ecco che dagli Stati Uniti, arriva una di quelle idee che forse molte nazioni oggi, accarezzano di far proprie.

Non so quanti di voi, sono a conoscenza del fatto che, gli Stati Uniti, hanno organizato una sorta di "Lotteria" per ottenere la tanto sospirata "Green Card".

Lotteria, avete letto bene.

Sul Web, è presente un sito, parzialmente tradotto in Italiano ed in altre dieci lingue, compreso l’Arabo, che propagnada questa alquanto bizzarra iniziativa.

Che gli USA siano precursori di idee, è un fatto. Che altri non ci abbiano ancora pensato, un mistero.

In pratica, sembra che gli Stati Uniti, mettano in "Palio" ogni anno ben 50.000 permessi di soggiorno, dando così, a cittadini di varie nazionalità, la possibilità di vivere e lavorare negli USA.

Il nome della lotteria in questione è: "The diversity lottery", e si può ben immaginare come attraverso questo inusuale mezzo molti tenteranno la fortune, non più attraverso le zattere della speranza, bensì cliccando velocemente sulla tastiera del proprio PC.

Inoltre, a quanto pare, se si è "baciati dalla fortuna" si avrà diritto di portare con se, tutta la famiglia.

Per poter partecipare, sembra sia sufficente registrarsi sul sito, compilare dei moduli, inviare il tutto con un click e... incrociare le dita.

Le uniche caratteristiche richieste, pena l’annullamento alla partecipazione, sono l’aver conseguito almeno un Diploma di scuola media superiore o poter dimostrare di aver lavorato negli ultimi due anni.

Unica limitazione: le richieste possono essere inoltrate solamente per due mesi ogni anno.

Viene richiesto un contributo di 49 euro per persona singola e di 7a in caso di una coppia di coniugi.

Fare i conti rapidamente, appare difficile: una cifra enorme nelle casse statali.

Un’idea nuova. Strana. Innovativa.

Fa riflettere peraltro, la metodica per l’estrazione dei candidati: un computer sceglierà in maniera del tutto casuale, fra tutte le domande giunte in tempo utile.

Se consideriamo che l’accesso negli Stati Uniti da sempre è stato pesantemente regolamentato anche e sopratutto per tentare di arginare l’ingresso di terroristi et similia, questa idea appare ancor più rivoluzionaria.

E chissa che anche altri Paesi presi d’assalto da tentativi di immigrazioni - come l’Italia - non accarezzeranno presto la messa in opera di una lotteria simile...

Buona riflessione e buona fortuna!

Visitate il sito: DVLottery

 

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