• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Perchè manifestiamo contro la Gelmini

Perchè manifestiamo contro la Gelmini

Chi è Marco Spitella: Marco ha quarantasette anni, è padre ditre figli in età scolare e in conseguenza alla proposta ed alla approvazione della riforma Gelmini, ha deciso di dare un segnale forte, alle istituzioni ed alle persone, iniziandolo sciopero della fame.

Marco, ti va di dare una spiegazione al tuo sciopero della fame a chi ancora non ne avesse sentito parlare? Quali sono le cause?

Le cause sono semplici: temo che la purtroppo ormai legge Gelmini possa portare, insieme ai tagli della Finanziaria 2008 e alla proposta Aprea, ad un tale depauperamento della scuola publica da farla diventare povera da un punto di vista formativo. E se la scuola pubblica è povera, diventano "poveri", in un mondo del lavoro e in una società sempre più competitivi, anche gli alunni della stessa, che non saranno in grado di combattere ad armi pari con, ad esempio, i figli di famiglie benestanti che possono frequentare le costose scuole private che, da sempre, hanno formato la classe al potere. E qui si ritorna a quanto da me scritto nel "diario" del quarto giorno: non si tratta di grembiulini o voti in condotta, ma di pari opportunità per tutti i cittadini, che io vedo in pericolo.

Cosa ti aspettavi, all’inizio, quando hai inziato il tuo sciopero della fame? E riesci già a trarre delle conclusioni?


Cosa mi aspettavo... Mi aspettavo di essere il sassolino che dà inizio alla frana. Mi aspettavo, speravo, che qualche altro genitore, qualche insegnante, qualche studente universitario, qualche politico, trovasse la mia protesta abbastanza valida o interessante da iniziarne una simile. Io ho sempre saputo che da solo avrei potuto fare ben poco ed il mio, in questi termini, è stato un gesto disperato, ma che sentivo necessario per, almeno, tentare di salvaguardare il futuro lavorativo e sociale dei miei figli.

Cosa ne pensi del decreto Cota, che ha varato l’avvio delle classi ponte?

Se si potesse avere la certezza che non saranno fonte di discriminazione, forse potrebbero risultare utili. Io ho vissuto, per un breve momento e da adulto, la frustrante esperienza di arrivare in un luogo in cui non riuscivo, parlando, a farmi capire e non riuscivo a capire quasi nulla di quello che mi veniva detto. Ora, se pensiamo ad un bambino inserito in un gruppo di altri bambini (che sanno essere crudeli e discriminanti come e più degli adulti verso i diversi, siano essi stranieri, troppo grassi, troppo magri, troppo brutti, ecc.) che parlano tra loro senza che lui possa capirli, e che mostrano di non capirlo quando lui si esprime a causa delle differenze linguistiche, in un contesto scolastico nel quale il "brutto voto" (difficilmente evitabile, alle condizioni descritte) può diventare occasione di presa in giro verso chi lo ha ricevuto, mettergli a disposizione uno strumento che gli consenta di evitare frustrazioni simili potrebbe non essere poi controproducente o negativo. Il problema è nel rispetto della premessa... Nonostante la tua protesta, come i cortei e le manifestazioni, il governo va avanti senza se e senza ma, cosa ne pensi? Come cittadino di uno stato democratico, ne penso tutto il male possibile. I signori che siedono a Palazzo Chigi sembrano non essere a conoscenza che il significato di "governare" è diverso da quello di "comandare" e procedono per la loro strada senza curarsi delle proteste della minoranza, che non è, come sembrano ritenere, un corpo estraneo al Paese ma una parte fondamentale del cosiddetto gioco democratico. Le proteste, anche di una parte minoritaria della popolazione, non possono essere ignorate o trasformate in un problema di ordine pubblico. Chi dissente non è necessariamente un facinoroso, un fannullone o un "nemico". Per una democrazia è fondamentale il dialogo, non l’autoritarismo.

Quanto credi che durerà la tua protesta? Qual è il tuo attuale stato di salute?

Volendo essere sincero, non lo so. Sto cercando di resistere, ma ieri (domenica) ho avuto un piccolo malore è sono stato costretto ad ingerire qualcosa di diverso dall’acqua per riprendermi per cui, tecnicamente, il mio sciopero della fame è già terminato. Stamattina ho ripreso "la lotta" ma, come ti scrivevo prima, mi è difficile continuare da solo, mi sembra tutto inutile.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares