Perché dovrei votarti?
In questi giorni è partita l'ubriacatura mediatica e virtuale (specie sui social) di propaganda operata dai candidati: con tanto di foto (spesso ritoccate) in bella vista, slogan a gogo e tutto ciò che può servire per avere visibilità presso un elettorato in gran parte stanco e disilluso.
Detto questo, c'è una domanda che sorge spontanea e che andrebbe posta ad ogni singolo candidato in lizza:
- per il bene del comune. Vabbé... tutti lo dicono. Bisogna vedere quanti lo pensano davvero e poi non sarebbe forse il caso di definirlo questo "bene" ormai così inflazionato?
- perché sono una persona onesta. Beh... nessun pregiudicato può presentarsi alle elezioni quindi
- perché sono sposato e ho una bellissima famiglia. E allora se una persona è single o non ha famiglia varrebbe meno?
- perché ho una formazione con tanto di laurea con menzione di 110 e lode. Quindi il fatto di avere un titolo conferisce automaticamente a qualcuno di essere intelligente e di saper amministrare la cosa pubblica?
- perché ho una bella presenza. Forse chi lo pensa davvero dovrebbe pensare a fare l'attore o l'attrice anziché buttarsi in politica
- perché so scrivere e parlare bene. Puoi parlare e scrivere bene finché vuoi, ma se non tratti di contenuti tutte le parole pronunciate e scritte in un Italiano perfetto rischiano di suonare vuote
- perché ho una autorevole esperienza professionale. Nel merito è sicuramente un pregio ma non sempre chi ce l'ha dimostra di avere capacità nel fare politica
- perché abbiamo un ottimo programma elettorale. Definirlo tale spetta comunque ai cittadini e poi è così sicuro che lo sia davvero?
- perché sono già stato consigliere comunale. Se lo è stato è che nessun cittadino se ne è accorto significa che ha preso tale incarico come quello tipico di un funzionario che si accontenta solo di votare ad ogni consiglio comunale e non fa nient'altro come attività politica
- perché sono già stato assessore o sindaco. Risposta analoga a quella precedente che però bisognerebbe valutare ulteriormente sulla base di quanto effettivamente realizzato e come. Ovvero è stato davvero all'altezza del proprio operato?
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