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Per i politici siciliani la famiglia viene prima di tutto

Nostro malgrado dobbiamo tornare a parlare della sporca storia della “parentopoli” siciliana. Un nome tra tutti è da oggi sulle prime pagine nazionali dei giornali, pariamo dell’assessore regionale alla famigli, Francesco Scoma, che batte tutti in quanto ad assunzioni “dubbie” e che hanno tutti i connotati della lurida politica clientelare. Così è importante elencare tutte le assunzioni volute ed effettuate dai nostri “onorevoli”, giusto per capire da chi è amministrata la nostra Regione.
La classifica degli orrori vede come primo classificato:
Francesco Scoma: il suo omonimo, il cugino “Francesco Scoma” lavora nel suo staff, la cognata Deborah Civello è nello staff del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Stefano Mangano, assistente di Diego Cammarata, è anch’esso nello staff di Scoma così come Danila Misuraca, sorella del deputato di Forza Italia Dore Misuraca. Nello staff di Scoma troviamo altri nomi noti come: Rosanna Schifani, sorella del Presidente del Senato e Giuseppe Gelfo, ex assistente di Renato Schifani.


Al secondo posto troviamo 4 big:
Angelino Alfano, ministro della Giustizia, ha sistemato i cugini, Giuseppe Sciume, diventato vicedirettore dell’Azienda trasporti e Viviana Buscaglia, assunta nello staff dell’assessore regionale all’Agricoltura.

A Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sono riconducibili il cognato Pietro Merra, assunto nello staff dell’assessore regionale al Bilancio ed Ernesto Devola, collaboratore ed autista, anch’esso nello stesso staff.

Raffaele Lombardo, l’autonomista presidente della regione Sicilia, ha “autonomamente” assunto il fratello Angelo Lombardo, deputado Mpa, ed il cognato Francesco Judica, diventato manager dell’Asi di Enna.
Michele Cimino, assessore regionale al Bilancio, ha dato una mano ai cugini Maurizio Cimino, adesso direttore della Protezione civile di Agrigento e Renato Giglione, capo di gabinetto dell’assessore.
In seguito una sfilza di assessori e deputati che occupano con “orgoglio” il terzo posto del podio morale della Regione Sicilia:
Luigi Gentile, assessore regionale ai Lavori pubblici, ha assunto il cognato Carmelo Cantone come segretario particolare, Antonello Antinoro, assessore ai Beni culturali, ha assunto nel suo ufficio di gabinetto la cognata Antonella Chiaramente, a Salvatore Cuffaro, senatore dell’Udc, è riconducibile l’assunzione di Silvio Cuffaro (fratello), che è oggi vicedirettore dell’Agenzia dell’impiego, non manca neanche il Sindaco di Palermo, che quando vuole fa notare la sua presenza. Il figlio, Piero Cammarata, è oggi dirigente della spa regionale Sicilia E-innovazione. Il neo deputato all’Ars Franco Mineo nonché ex assessore comunale della giunta Cammarata, ha fatto assumere il figlio, Andrea Mineo, come consulente del vicepresidente della Regione. Giovanni Iarda ha agevolato l’assunzione della figlia Giuliana Iarda nello staff dell’assessore ai Beni culturali, l’unica tra i congiunti dei politici assunti in maniera “dubbia” ad essersi dimessa in seguito allo scoppio dello scandalo.
A questo punto cos’altro c’è da dire? Rimane alta la speranza che la magistratura apra un’inchiesta e liberi la Sicilia ed i siciliani da tutta la gente che oltre a non avere alcun senso dello stato e rispetto per i cittadini, mangia sulle nostre spalle senza alcun ritegno.

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