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Pederastia: realtà, tragedia e mito

I suicidi causati dai pedofili in abito talare scuotono la Chiesa cattolica belga e fanno riecheggiare il mito tragico di Edipo.

Ci sono ben 13 suicidi inscritti negli atti nel rapporto della Commissione indipendente costituita dall´episcopato di Bruxelles, presieduta dal neuropsichiatra infantile Peter Adriaennsens, che è stato presentato martedì alla stampa. Causa di questi suicidi sono gli atti di pedofilia compiuti da alcuni sacerdoti e porporati della chiesa cattolica belga. Da sabato, anche per coloro che, facendo finta di non sapere e sbandierando la loro buona fede, continuano a negare l’evidenza, il rapporto sta su Internet.

Quindici sono i suicidi generati dai “mostri” in abito talare che hanno violentato bambini, bambine e adolescenti, coperti finora, ma almeno in Belgio qualcosa comincia lentamente a muoversi, dalle gerarchie ecclesiastiche: i documenti firmati sia dall’allora cardinale Ratzinger, sia dall’attuale pontefice… sempre Ratzinger, documentati da video, dalla trasmissione di Santoro, Anno Zero, e da alcuni media, Crimen Sollecitationis il primo, e De Delitti Gravioribus il secondo, parlano chiaramente di come l’istituzione cattolica, per mano del suo più alto rappresentante, abbia sempre, non solo coperto, ma ordinato di coprire i delitti di pedofilia consumati tra le mura materne di Santa Madre Chiesa.

«E’ il dossier Dutroux della Chiesa», ha detto il professor Adriaenssens. Marcel Dutroux è il criminale pedofilo belga il quale aveva messo su un’organizzazione di pedofili tramite la quale rapiva le piccole, le sequestrava, le seviziava, le ritraeva per fare dei film e poi le uccideva. Questo rapporto, scritto dalla commissione episcopale, per gli stessi firmatari, nasconde ancora molte verità, soprattutto sulla questione dell’omertà da parte dei vescovi. Le testimonianze pubblicate ora su Internet, sono drammatiche: Una donna che era stata abusata da un sacerdote nel 1983, racconta di essere andata a denunciare le molestie al suo vescovo. E di essersi sentita rispondere: «Smetti di guardarlo e vedrai che ti lascerà in pace».

Ancora: «Avevo 17 anni quando quella relazione iniziò. Ero una ragazzina silenziosa che non guardava i ragazzi. Quando dissi al prete che volevo farmi suora, lui divenne il mio confidente. Disse che dovevo imparare come si dà la tenerezza umana, e che era meglio per me impararlo con dolcezza da lui. Poi, un 30 giugno, dalle carezze passò all’atto sessuale... Ho dovuto attraversare immense depressioni, 4 anni di psicoterapia, e un tentativo di suicidio, per uscire da tutto ciò».

Queste prime denuncie sono solo la punta dell’iceberg, della tragedia rappresentata dagli abusi sessuali contro minori compiuti da porporati e preti in Belgio. Alcune persone che hanno fatto parte della commissione d’inchiesta hanno affermato che intorno agli anni Sessanta non c’era in Belgio una parrocchia, o una scuola gestita da preti cattolici, dove non circolassero certi sospetti.

Da un articolo de La Repubblica de11 settembre 2010: “La maggior parte dei fatti presi in esame risale a molti anni fa, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, ed è dunque caduta in prescrizione da un punto di vista penale. Due terzi dei casi hanno avuto per vittime bambini, mentre un terzo sono bambine. L´età media delle vittime al momento degli abusi è di dodici anni, anche se si registrano casi di violenze compiute su piccoli di due o cinque anni”.

Tutto questa dramma della pedofilia, ecclesiale e non, dovrebbe far riflettere sugli effetti disastrosi delle violenze sui minori. Il pedofilo è un serial killer psicotico che violenta il bambino per distruggergli l’identità umana. Questa notizia dei suicidi ne è la tragica conferma. La vittima, spesso, diventa anch’egli un pedofilo vedi il caso Chiatti, il mostro di Foligno, che violentò e uccise due bambini, era stato a sua volta abusato in collegio da un prete.

Quindi dovrebbe essere chiaro che la vittima che ha subito una violenza da un pedofilo, subisce una violenza psichica che lo porta, molto spesso, o ad identificarsi con l’aggressore o al suicidio.

Il mito greco racconta bene una storia analoga dimenticata, forse sarebbe meglio dire annullata, dalla cultura. Tutti sanno della tragedia di Edipo parricida e incestuoso, ma pochi sanno, che la maledizione che grava sui Lambacidi, la dinastia di Edipo, “tu ucciderai tuo padre e genererai figli con tua madre” in realtà nasce da una violenza sessuale su un adolescente.

Racconta il mito che Crisippo, figlio di Pelope, venne rapito e violentato da Laio, cha sarà poi il padre di Edipo. Il ragazzo per la vergogna si suicidò. Pelope, distrutto dal dolore per la morte del figlio perduto per un’infamia disumana, maledisse il pederasta: “Tu genererai un figlio che ti ucciderà e avrà rapporti incestuosi con tua moglie”. E per questo che alla nascita di Edipo il padre, Laio, lo vuole assassinare: gli buca i piedi – Edipo significa “piedi gonfi” perché quando fu accolto dai genitori addottivi portava le ferite ai piedi - , dicevamo, il padre buca i piedi al figlio neonato e lo fa portare da un servo sul monte Citerone, per far sì che le belve lo divorino.

Questa parte del mito non si conosce perché non lo ha raccontato Sofocle nella sua tragedia Edipo tiranno; non lo ha detto “ Freud il grande pensatore”, che secondo la nostra “cultura” ha scoperto l’inconscio da lui stesso creduto inconoscibile, ed ha basato tutta la sua … chiamiamola “psicanalisi”, sul “complesso di Edipo”; non lo ha raccontato nemmeno Pasolini nel suo film Edipo.

E verrebbe da chiedersi come mai ci hanno fatto una testa così sul complesso di Edipo raccontandoci, come al solito, una verità parziale, facendoci credere che quella era la verità assoluta: il bambino maschio si deve identificare con il padre e se non lo fa lo aspetta la pazzia.

Però si sono dimenticati di dirci che questo padre paradigmatico è un pederasta colpevole della morte di un adolescente ed è anche un truce assassino di neonati: voleva uccidere crudelmente il proprio figlio.

Si deve ripetere, ridire, riscrivere e poi ripetere ancora che la cultura occidentale basata sul pater famiglia, ha i suoi fondamenti sull’annullamento della donna e del bambino che nascerebbe vuoto, pronto all’identificazione con il padre che prenderebbe dentro di sé come assicurazione per la pazzia, anche se il padre è un Laio pedofilo ed assassino.

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