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Partite in diretta gratis su Internet

E’ necessario oggi ripensare il diritto d’autore?

Sono passati alcuni mesi da quando su AV scrivemmo del broadcasting, podcasting e delle partite in diretta gratis su internet, pensavo che l’argomento non avesse destato curiosità fino a quando al ricominciare della Serie A e, questa settimana, della Champions league mi sono cadute sott’occhio le statistiche di alcuni miei post sullo streaming pallonaro.

Ecco allora alla vigilia della quarta giornata un aggiornamento anche su AV.
Da quando abbiamo trattato il tema delle partite gratis via internet di acqua sotto i ponti ne è passata, Justin.tv ha introdotto delle limitazioni: probabilmente sollecitati da chi detiene i diritti d’autore o semplicemente accorgendosi che certi canali live avevano un alto traffico in concomitanza delle partite della Serie A italiana, hanno trasformato il servizio in Premium (a pagamento); cosi per gli utenti non registrati l’accesso a taluni canali è stato limitato temporalmente e dopo qualche minuto la riproduzione si interrompe avvertendo l’utente che si è superato il limite di provenienze dallo stesso paese. Ma il Web ha reagito subito così già ad Agosto si era diffuso il metodo alla portata di tutti per aggirare il paletto alla fruizione delle partite in diretta gratis; banalmente si maschera l’IP utilizzando un proxy: UltraSurf rispondeva bene a queste caratteristiche ed infatti si sono impennate le statistiche sui download del programmino (ma ce ne sono altri in rete simili).



Non esiste solo Justin.tv per guardare gli eventi sportivi in diretta gratis ed infatti per poterli cercare in maniera più efficiente ci siamo divertiti a personalizzare una query su Google che ricercasse selettivamente sui siti che offrivano il servizio di streaming per aiutare i più imbranati... Funziona!

Quello del browsing dei siti che trasmettono in streaming è sicuramente il più semplice ma non il solo metodo per accedere alle partite in diretta gratis, esiste infatti anche la nuvola dei programmi P2P che però consigliamo solo ai più esperti (per non beccare virus informatici...); fra tutti abbiamo scelto Sopcast per un test e funziona davvero bene... Il commento cinese che osanna a "Super Pippo inzaghi" è davvero una chicca!

In definitiva quel che è certo è che il diritto d’autore probabilmente va ripensato, è inutile continuare a combattere contro i mulini a vento... Anche i modelli di business dei mezzi di informazione sono obsoleti e penso che il futuro vedrà la naturale dissoluzione del monopolio attuale e l’impossibilità del controllo totale dei mezzi: le recenti vicende iraniane e tweeter insegnano!

Commenti all'articolo

  • Di Il_gazza (---.---.---.18) 20 settembre 2009 00:54

    Ottima guida come fregare lo psiconano!

  • Di Il Gufo (---.---.---.120) 20 settembre 2009 03:33

    Questa Nazione è ossesionata da un miliardario lombardo, tanto che non vede le porte del futuro nemmeno quando ci sbatte il faccione contro.
    Murdoch gradirà le dirette online? Ne dubito.
    E dubito sia l’unico a non gradirle nell’avanzanto mondo "occidentale".

    • Di il nano incazzato (---.---.---.140) 20 settembre 2009 09:29

      I comunisti avanzano anke nello sport è l’ora di provvedere all’acquisto di notevoli dosi di insetticida cosi da sbarazzarsi di questi insetti molesti oltretutto da essere cosi accecati da non distinguere niente, svegliatevi cattocomunisti justin trasmette gare da sky che come è ben notorio è di murdoch tra l’altro acerrimo nemico di berlusconi

  • Di Willy Wonka (---.---.---.25) 20 settembre 2009 09:40

    @Il Gufo

    Senza buttarla nella solita sterile polemica contro Mr. B. (che non c’entra nulla con l’articolo!!!!) dico che ripensare il modello di business significa ad esempio immaginare che le dirette sui canali a pagamento stiano a quelle on line come un ipod da 300 $ sta ad un lettore MP3 cinese da 3 $. Il contenuto come lo intendiamo oggi noi (il lettore di mp3) è assolutamente identico ma Apple ha sviluppato intorno all’oggetto un’altro concetto ed oggi non c’è alcun marchio che vende come loro. Mi viene in mente il commento di Pelegatti su Mediaset premium: quello da solo, secondo me, vale il prezzo del biglietto, oppure la differenziazione in alta definizione (HD) della qualità dell’immagine delle trasmissioni.
    Un altro paragone lo troviamo nell’arte: le opere non uniche come le serigrafie hanno sminuito il valore delle opere uniche? La risposta è no! Anzi hanno fatto si che un qualcosa che nel passato era a disposizione di Pauci quae iupiter amavit sia oggi a disposizione di tutti perchè più accessibile nel prezzo.
    Tutto questo ragionamento ha un bug se i canali a pagamento offrono qualcosa che non vale il prezzo del biglietto...mi viene in mente il servizio pubblico ed il canone RAI...perchè tutto questo casino intorno ad Anno zero se i telespettatori l’anno scorso hanno gradito il programma??? Con che diritto??? Perchè mi devo sciroppare Porta a Porta "a reti unificate"? Questo è possibile se si opera fuori dal mercato
    In realtà tutti questi che si professano liberisti fanno di tutto per agire in regime di monopolio nel senso letterale del termine perseguendo la reductio ad unum...

    La questione del controllo dei mezzi di informazione penso si risolverà da sola, con il progresso tecnologico, quindi non spendo ulteriori parole e mi fermo perchè altrimenti il commento diventa più lungo dell’articolo!!!!

  • Di Willy Wonka (---.---.---.25) 20 settembre 2009 09:44
    							

    @Il Gufo

    Senza buttarla nella solita sterile polemica contro Mr. B. (che non c’entra nulla con l’articolo!!!!) dico che ripensare il modello di business significa ad esempio immaginare che le dirette sui canali a pagamento stiano a quelle on line come un ipod da 300 $ sta ad un lettore MP3 cinese da 3 $. Il contenuto come lo intendiamo oggi noi (il lettore di mp3) è assolutamente identico ma Apple ha sviluppato intorno all’oggetto un’altro concetto ed oggi non c’è alcun marchio che vende come loro. Mi viene in mente il commento di Pelegatti su Mediaset premium: quello da solo, secondo me, vale il prezzo del biglietto, oppure la differenziazione in alta definizione (HD) della qualità dell’immagine delle trasmissioni.
    Un altro paragone lo troviamo nell’arte: le opere non uniche come le serigrafie hanno sminuito il valore delle opere uniche? La risposta è no! Anzi hanno fatto si che un qualcosa che nel passato era a disposizione di Pauci quae iupiter amavit sia oggi a disposizione di tutti perchè più accessibile nel prezzo.
    Tutto questo ragionamento ha un bug se i canali a pagamento offrono qualcosa che non vale il prezzo del biglietto...mi viene in mente il servizio pubblico ed il canone RAI...perchè tutto questo casino intorno ad Anno zero se i telespettatori l’anno scorso hanno gradito il programma??? Con che diritto??? Perchè mi devo sciroppare Porta a Porta "a reti unificate"? Questo è possibile se si opera fuori dal mercato
    In realtà tutti questi che si professano liberisti fanno di tutto per agire in regime di monopolio nel senso letterale del termine perseguendo la reductio ad unum...

    La questione del controllo dei mezzi di informazione penso si risolverà da sola, con il progresso tecnologico, quindi non spendo ulteriori parole e mi fermo perchè altrimenti il commento diventa più lungo dell’articolo!!!!

    							 							 							 						

    					 				 			 		 	

  • Di (---.---.---.99) 25 settembre 2009 08:03

    Articolo molto interessante. C’è un problema: se chi riprende e trasmette le partite non ci guadagna...smette di riprendere e trasmettere, come la mettiamo? Un servizio lo si deve pagare.

    • Di Willy Wonka (---.---.---.222) 25 settembre 2009 18:17

      @anonimo151

      Premettendo che l’articolo non è un inno alla pirateria...penso che se chi trasmette oggi decide di non trasmettere più e spegne le sue telecamere ci sarà qualcuno che offirà un prezzo più basso per trasmettere e così via...magari però Ronaldinho nel nuovo scenario non guadagnerà 5 Milioni di Euro perchè le squadre di calcio avranno le casse un po’ più vuote e tutto il sistema magari si ridimensiona un po’ a favore della qualità vera offerta allo spettatore (e.g. innovazione tecnologica, alta definizione, commenti specializzati etc.)...secondo me oggi il costo del pay per view è troppo elevato...se si abbassa ci sarà un valore al di sotto del quale le dirette in bassa qualità video non soddisferanno più il desiderio del telespettatore e quindi podcast usato per guardare le dirette delle partite di calcio perderà di significato.

    • Di Gatto silvestro (---.---.---.98) 9 ottobre 2009 18:54

      QUANDO POSSO FOTTERLO LO FACCIO CON PIACERE QUEL NANO PRESUNTUOSO DI NAPOLEONE BUONAPARTE ciarlatano di professione imbroglione, una ne dice oggi e due ne disdice domani. 

  • Di Jerry (---.---.---.108) 23 ottobre 2009 08:47

    Io uso podcast ed il canale cinese su rojadirecta guardo la programmazione, articolo interessante un po’ un riassunto dello stato dell’arte.

  • Di Willy Wonka (---.---.---.143) 29 ottobre 2009 21:10

    UPDATE
    Postato un articolo che fornisce i link aggiornati in tempo reale per provare le tecniche descritte.

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