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Palermo: Tempo di “gaf” per l’Assessore Santoro.

Il primo di Aprile, una data scelta non a caso a quanto pare, scadrebbe il bando per l’assegnazione delle agevolazioni per il trasporto urbano ed extraurbano, in poche parole i biglietti dell’Amat, in favore di anziani, vedove e orfani dei caduti o dispersi in guerra, mutilati di guerra, invalidi di guerra e invalidi civili di guerra.

Apparentemente tutto normale se non fosse che per poter ottenere il beneficio bisognerebbe presentare un’istanza al comune di Palermo (non scaricabile dal sito!), alla quale allegare il modello ISEE/2009, documento che viene redatto in base ai redditi dell’anno precedente (cud 2008), e che nessun cittadino potrà avere prima di Aprile.

In seguito alle proteste degli interessati, che tra le altre cose non riescono ad avere notizie dagli uffici comunali dato che ai numeri indicati non risponde nessuno, e di alcuni consiglieri comunali, l’Assessore ai servizi sociali, Stefano Santoro, ha pensato di porre rimedio , firmando un atto di indirizzo, affinché gli uffici accolgano le istanze con allegati i redditi dell’anno 2007 ed una autocertificazione sui redditi presunti del 2008 (comunicazione non presente sul sito del comune di Palermo), aspettando di integrare la documentazione appena saranno pronti i modelli ISEE/2009.

Qui viene il punto, come si fa ad assegnare un benefit in base ad una autocertificazione di reddito presunto?

Come si farà a verificare che i redditi presentati saranno idonei per poter ottenere i tanto agognati biglietti dell’Amat?

Se si dovessero accogliere domande di persone non aventi il diritto, il comune come porrà rimedio?

A quanto pare l’amministrazione si ostina a commettere errori su errori, il suddetto bando era già un provvedimento correttivo che sanava il taglio in bilancio di 10 milioni di euro all’Amat e che annullava i 18000 abbonamenti gratuiti che l’azienda aveva già provveduto ad inviare agli aventi diritto.

In questo modo si mettono i cittadini in uno stato confusionale e si rischia di lasciarli ancora una volta senza i servizi.

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