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Oggi è il No Mafia Day : la festa di chi vive contro le Mafie

 



Sembra che a volte nella vita i miracoli si avverino per davvero.

E può succedere che un gruppo di cittadini di tutte le regioni italiane, prima dieci, poi cento, poi mille e poi così via, si incontrino sul web per caso, si scambino link, mail e contatti.

Ed è così che per la prima volta in Italia oggi ci sarà un No Mafia Day, interamente partito dal basso ed organizzato in Rete, da un gruppo di cittadini volenterosi, da una comunione di intenti, dalla voglia di esserci, da un sogno che diventa energicamente realtà.

La manifestazione sarà a Reggio Calabria, alle ore 15 in Piazza Garibaldi.
 
Mai come oggi, è il caso dirlo, è il giorno di ricordare i vivi. Alcuni mesi fa abbozzai una lista in ordine alfabetico di una trentina di persone, semplici cittadini troppe volte trascurati o volontariamente ignorati, che in questi ultimi anni hanno deciso ufficialmente di vivere contro le mafie, di non abbassare la testa, denunciando ed urlando contro il marcio ed il malaffare.

A quella lista purtroppo oggi devo cancellare il nome di Francesco Pescetto, sostituto procuratore di Sanremo minacciato di morte dalla criminalità organizzata del ponente ligure, morto d’infarto lo scorso settembre.

Ma per un nome che cancello ne aggiungo altri cinque: sono i nomi dei giornalisti Giuseppe Baldassarro, Antonino Monteleone e Gianni Lannes, della politica Angela Napoli e del cantautore Andrea Lucisano.

Ho fatto anche alcune modifiche ad alcune descrizioni, e come ho premesso anche l’ultima volta, spero nessuno si offenda se non ho inserito qualcuno, o se ho dimenticato qualcosa nelle descrizioni.
 

Oggi è il 13 marzo 2010, e finalmente è arrivata la festa dei Vivi contro le Mafie.



ABBATE LIRIO - giornalista dell’Ansa e de La Stampa: è stato minacciato di morte dalla mafia. Ha scritto con Peter Gomez il libro "I Complici - Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento".

ALFANO SONIA - politica: a seguito della morte del padre Beppe, ucciso dalla mafia per le sue inchieste scomode, comincia un’intensa attività antimafia per accertare la verità sulla morte del padre e sui mandanti occulti. Nel 2009 è stata eletta con l’Italia dei Valori al Parlamento Europeo. http://www.soniaalfano.it/

BALDESSARRO GIUSEPPE - giornalista: redattore del Quotidiano della Calabria e corrispondente di Repubblica, di recente ha subito delle minacce dalla ’ndrangheta per il suo lavoro coraggioso.
 

BASILE GIOACCHINO - sindacalista: con la sua attività sindacale ha sempre cercato di opporsi alla mafia. Nel 2008 si è candidato alla presidenza della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con la lista civica di Beppe Grillo. http://www.gioacchinobasile.it/

BORSELLINO RITA - politica: sorella del magistrato Paolo, è divenuta, in seguito all’assassinio del fratello, testimone della lotta alle criminalità organizzate. Nel 1995 divenne vice-presidente di Libera, di cui è divenuta presidente onoraria nel 2005. Nel 2009 si è candidata con il PD alle Elezioni Europee, ed è stata eletta. http://www.ritaborsellino.it/

BORSELLINO SALVATORE - ingegnere: fratello del magistrato Paolo, con "Cultura della Giustizia" ha girato più di 20 città d’Italia per diffondere la cultura della legalità e della lotta alla mafia. Lo scopo del suo sito è creare una sinergia tra tutti i siti che si occupano di antimafia. http://www.19luglio1992.com/

CANTONE RAFFAELE - magistrato: fino al 2007 pm della DDA di Napoli, si è occupato delle indagini sul clan camorristico dei Casalesi. Attualmente lavora presso l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione. Nel 2008 ha pubblicato "Solo per giustizia".

CAPACCHIONE ROSARIA - giornalista de Il Mattino: da 29 anni indaga sugli affari illeciti della criminalità organizzata, ed in seguito ai suoi articoli è finita nel mirino dei Casalesi. Nel 2008 ha pubblicato "L’ Oro della Camorra", nel 2009 si è candidata alle elezioni europee con il PD ma non è stata eletta. http://www.rosariacapacchione.eu/

CAPEZZUTO ARNALDO - giornalista de Il Napoli- Epolis: si è occupato delle vicende giudiziarie inerenti alla morte della piccola Annalisa Durante; in seguito ai suoi articoli è stato minacciato di morte dal clan Giuliano.



CAVALLI GIULIO - attore, drammaturgo e regista: in seguito al suo spettacolo teatrale "Do ut Des, riti e conviti mafiosi" ha subito delle minacce mafiose. Ciononostante prosegue nella sua denuncia delle collusioni e infiltrazioni mafiose con "RadioMafiopoli" e altri spettacoli. Il 28 ed il 29 marzo 2010 è candidato come indipendente per l’IDV alla Presidenza della Regione Lombardia. http://www.giuliocavalli.net/

CIOTTI LUIGI - sacerdote: viene ordinato sacerdote nel 1972 dal cardinale Michele Pellegrino, che come parrocchia gli affida la strada. Il suo impegno pubblico inizia nel 1966 con la creazione del "Gruppo Abele", organizzazione che opera all’interno delle carceri minorili ed aiuta le vittime della droga. Da sempre attivo contro la mafia, nel 1995 ha fondato "Libera", una Rete che coordina nell’ impegno antimafia oltre 700 associazioni.
http://www.gruppoabele.org/
http://www.libera.it/

CROCETTA ROSARIO - politico: sindaco di Gela, si è autodefinito "Sindaco Antimafia". Alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare nella lista del Partito Democratico ed è stato eletto all’Europarlamento con Rita Borsellino.
http://www.rosariocrocetta.com/

FUCITO SILVANA - imprenditrice: per essersi opposta al racket camorrista, il suo negozio a San Giovanni a Teduccio venne dato alle fiamme il 19 settembre del 2002.Trova la forza di denunciare i suoi oppressori e diventa un simbolo nella lotta contro il pizzo a Napoli ed in tutta Italia. Nel 2005 il settimanale inglese Time la inserisce nella lista dei 37 eroi europei, unica italiana insieme a Beppe Grillo. Attualmente è vicepresidente della FAI, la Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane.

GRASSO TANO - imprenditore: è stato il presidente della prima associazione antiracket costituita in Italia (l’ACIO di Capo d’Orlando). E’ stato eletto deputato nel 1992 e riconfermato nel 1994 ed è stato in entrambe le legislature componente della Commissione Antimafia. E’ Presidente onorario della FAI.

LANNES GIANNI - giornalista: giornalista investigativo da oltre 25 anni, è il direttore del quotidiano online TerraNostra. Vive sotto scorta in seguito a minacce di morte ed a diverse intimidazioni mafiose: per lo stesso motivo è stato costretto anche ad oscurare i nomi dei suoi collaboratori sul quotidiano online che dirige. http://www.italiaterranostra.it/

LUCISANO ANDREA - cantautore e scrittore: nel 1991 aveva 15 anni e fu l’ultima persona a vedere vivo il giudice Antonino Scopelliti. Da allora è nato il suo impegno nella lotta alla mafia, che scrive e canta nei suoi testi e nelle sue canzoni.

LUMIA GIUSEPPE - politico: Da sempre impegnato nella lotta alla mafia, è stato Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia dal 2000 al 2001. A seguito di indagini condotte dalla Procura di Palermo si è scoperto, grazie alle confessioni del pentito Nino Giuffrè, che Bernardo Provenzano aveva progettato un attentato a Lumia durante il periodo in cui presiedeva la commissione parlamentare, attentato che però non è stato realizzato. Nel 2007 è stato rieletto senatore con il PD, nella circoscrizione Sicilia 1.

MANIACI PINO - giornalista: direttore di Telejato, emittente televisiva con sede a Partinico, si occupa di informazione sulla criminalità organizzata spesso con toni di denuncia. Non ha mai richiesto l’iscrizione nell’albo dei giornalisti: il 30 marzo 2009 è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista, nonostante il 10 luglio 2008 fosse già stato assolto con formula piena in un altro processo per la stessa accusa, perché il fatto non sussisteva. Ha ricevuto molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi.

MASCIARI PINO - imprenditore e testimone di giustizia: in seguito a continue minacce ed a continue pressioni politiche, ha denunciato la ’ndrangheta e le sue collusioni politiche. Nel 1997 è stato inserito nel programma di protezione previsto per i testimoni, poiché esposto a rischio concreto a seguito della decisione di rendere testimonianza all’Autorità giudiziaria. La criminalità ha distrutto la sua attività sia nelle opere pubbliche che nei settori privati infiltrandosi e intralciando i rapporti con le banche con cui operava. Per 11 anni ha vissuto in una località protetta. Nel 2008, sentendosi abbandonato dalle istituzioni, ha deciso di abbandonare la località protetta senza scorta per recarsi nella sua Calabria. http://www.pinomasciari.org/

MEROLA LUIGI - sacerdote: è stato per sette anni parroco di San Giorgio, parrocchia del quartiere napoletano di Forcella. Dal 2000 al 2007 si è impegnato per sottrarre il quartiere al degrado. Nel 2004, in seguito all’uccisione della piccola Annalisa Durante, nell’omelia del funerale attaccò duramente la camorra, ed in seguito ha subito ripetute minacce. Nel 2007 ha pubblicato "Forcella tra inclusione ed esclusione sociale."

MONTELEONE ANTONINO - giornalista: giovane venticinquenne calabrese, in seguito a diverse minacce il mese scorso la ’ndrangheta gli ha incendiato l’auto. Ciononostante continua a condurre coraggiose inchieste nel suo blog ed a collaborare per Strill.it, per denunciare le ’ndrine e i rapporti di connivenza tra criminalità organizzata ed esponenti della società civile. http://www.antoninomonteleone.it/

MORRONE EMILIANO - giornalista, scrittore e regista: ha fondato nel 2004 la testata "La Voce di Fiore", che ha acquisito notorietà per le sue battaglie sociali e per il suo impegno civile. Autore con Saverio Alessio de "La società sparente", libro su ’ndrangheta e politica. Insieme ad altri esponenti dell’antimafia, ha partecipato come relatore a diverse conferenze, in università, scuole e piazze italiane, insistendo sulla necessità di un’informazione molto più presente e attenta rispetto al fenomeno della criminalità organizzata. Il 28 ed il 29 marzo 2010 è candidato come indipendente per l’IDV, per la Presidenza della Regione Calabria. http://www.lavocedifiore.org/SPIP/index.php3

NAPOLI ANGELA - politica: deputata del PDL, è membro della Commissione Parlamentare Antimafia. A causa del suo grande impegno nella lotta alla criminalità organizzata, vive da molti anni sotto scorta. Secondo un boss pentito della ’ndrangheta, le cosche della Piana di Gioia Tauro stavano organizzando un attentato contro di lei. Ha annunciato nei giorni scorsi che non andrà a votare per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010, essendo le liste piene di personaggi "che seppure hanno la fedina penale pulita, risultano vicini a esponenti della ’ndrangheta o comunque sul piano etico e morale quantomeno discutibili".

NUZZO FRANCESCO - magistrato e politico: Pm in servizio alla procura di Brescia, dal 2005 è sindaco di Castelvolturno, il paese che nel 2008 è stato teatro della strage in cui furono uccisi sei immigrati. Sempre impegnato nella lotta alla camorra, nell’aprile del 2009 minacciò di dimittersi in seguito a diversi intimidazioni, denunciando di essere stato lasciato solo nella lotta ai clan. Tuttavia ha ritirato le dimissioni in seguito a vari inviti ad andare avanti, in particolare quello di Massimiliano Noviello, figlio di un imprenditore ucciso per vendetta dalla camorra. Il 31 dicembre scorso aveva dovuto abbandonare la carica per decreto del Capo dello Stato, essendo stato inserito nella black list del Sottosegretario Bertolaso, a causa delle inadempienze del suo comune nella gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’11 marzo 2010 il Tar l’ha reintegrato come Sindaco, ed ha riconosciuto l’infondatezza delle accuse che gli erano state rivolte.

PALMESANO ENZO - giornalista: a causa dei suoi articoli e delle sue inchieste, a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, ha ricevuto numerose minacce di morte. Quando non ha potuto più lavorare, perchè è stato censurato dai vari giornali locali, ha iniziato ad inviare le sue inchieste direttamente alla magistratura.

PASCARELLA CARLO - giornalista: da sempre impegnato sul fronte anti-camorra, le minacce telefoniche che ricevette dai superlatitanti Iovine e Zagaria furono trasmesse in onda da "Porta a Porta" e da"Anno Zero". In seguito a quella telefonata, dieci anni dopo, è stato chiamato a testimoniare in aula dal pm Antonio Ricci.

PECORA ALDO - studente universitario: fondatore e portavoce del movimento antindrangheta "Ammazzateci tutti", impegnato nella diffusione della cultura della legalità e della lotta alla mafia. Il movimento è nato a Locri nel 2005, in seguito all’omicidio del vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno.
http://www.aldopecora.it/
http://www.ammazzatecitutti.org/

PIAZZESE BRUNO - imprenditore: ha ricevuto ripetute minacce di estorsione nel suo pub sull’isola di Ortigia; dopo aver denunciato i suoi estorsori scattarono i primi arresti, ed in seguito il suo locale subì diversi attentati incendiari. Attualmente è il presidente nazionale delle associazioni antiracket.

SAVERIO ALESSIO FRANCESCO - scrittore, webmaster e web designer: è stato minacciato dalla ’ndrangheta in seguito al suo libro "La società sparente" scritto con Morrone; il libro affronta il tema della corruzione e della collusione in Calabria, raccontando vicende e nomi del malaffare nella regione, e spiegando le ragioni dell’espansione mondiale della ’ndrangheta calabrese. Ideatore e fondatore del sito http://www.emigrati.it/, è presidente dell’Associazione Internet degli Emigrati Italiani.

SAVIANO ROBERTO - giornalista e scrittore: Minacciato di morte più volte dai Casalesi, in un discorso per una manifestazione sulla legalità in piazza a Casal Di Principe, attaccò duramente i clan della camorra. Il suo romanzo Gomorra, tradotto in 43 Paesi, ha venduto in Italia più di due milioni di copie, e nel resto del mondo più di 3 milioni e mezzo di copie.
http://www.robertosaviano.it/

SCIPPA PAOLO - giudice: lavora per il Tribunale di La Spezia, ha ricevuto diverse minacce di morte, lettere minatorie e molestie telefoniche, in seguito al suo impegno professionale.

SCOPELLITI ROSARIA - studentessa: figlia del giudice Antonino, magistrato calabrese trucidato dalla mafia a Campo Calabro nel 1991. E’ stata eletta Presidente della "Rete per la Calabria".

VACCARO LAURA - magistrato: pubblico ministero di Palermo, ha ricevuto diverse intimidazioni e varie minacce di morte in seguito alla sue inchieste sui reati contro la pubblica amministrazione e sulle cosche del palermitano.

"L’unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s’ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio." (Indro Montanelli)

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