• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Oggi a Terzigno la Commissione Bicamerale di Gaetano Pecorella

Oggi a Terzigno la Commissione Bicamerale di Gaetano Pecorella

Chi è Gaetano Pecorella?

È la terza volta nel giro di un anno che la Commissione Bicamerale sulle ecomafie viene in Campania. Il loro compito è svolgere sopralluoghi, ascoltare i responsabili, preparare un dossier e presentarlo in Parlamento e alla magistratura competente. Oggi, a distanza di un anno dalla prima missione, la Commissione Ecomafie sarà in Prefettura a Napoli dove, a partire dalle 14.30, verranno ascoltati: il procuratore capo della Repubblica Lepore, il presidente della Provincia Cesaro, il sindaco Rosa Russo Iervolino e l’assessore regionale all’Ambiente Gaetano Romano. Prima delle audizioni, una visitina anche a Terzigno, nella cava SARI. Tutto segretato, poco pubblicizzato, assolutamente a porte chiuse; senza quegli scocciatori ambientalisti, senza quei rompiscatole dei comitati civici, senza quegli invadenti di giornalisti pronti a porti certe domande antipatiche. 

Il Presidente della Commissione Bicamerale sulle ecomafie è Gaetano Pecorella. Uno degli avvocati di Silvio Berlusconi, la persona più indagata per svolgere una inchiesta sul traffico dei rifiuti in Campania, considerato che l'intera gestione è stata per decenni sotto il monopolio della Protezione Civile agli ordini della Presidenza del Consiglio. Gaetano Pecorella, accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia nel 2003, ricopre l'incarico di Presidenza della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Gaetano Pecorella, presso il tribunale di Maria Capua Vetere difendeva il boss di camorra, Nunzio De Falco, condannato all'ergastolo per l'esser stato il mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana. Considerato la mente giuridica di Forza Italia. Gaetano pecorella è stato anche il difensore di Delfo Zorzi, condannato all'ergastolo per la strage di Piazza Fontana. Pecorella venne iscritto nel registro degli indagati dai magistrati di Brescia che indagavano sulla strage di piazza Fontana, l'ipotesi di reato nei confronti di Pecorella fu di favoreggiamento. Un atto dovuto in seguito alle dichiarazioni del pentito Martino Siciliano, che aveva inviato un memoriale nel quale ritrattava tutte le accuse nei confronti di Delfo Zorzi sia per quanto riguarda la strage di Piazza Fontana sia quella di Piazza della Loggia. Questo pentito, ben pagato per rilasciare false dichiarazioni, venne arrestato a Milano dai carabinieri del Ros, i quali gli avevano messo alle costole un testimone che aveva raccolto numerose confidenze relative alla decisione di ritrattare le accuse. Dalle intercettazioni ambientali risultò che i legali del neofascista Delfo Zorzi, avrebbero avuto un ruolo nella ritrattazione delle accuse. Siciliano, parlando con il testimone che gli era stato messo alle costole dai carabinieri, aveva detto che in cambio delle ritrattazioni gli sarebbe stata fornita una considerevole cifra. Anno 2002.

Gaetano Pecorella corre ovunque la sua competenza venga richiamata; traffici di scorie nucleari, navi dei veleni, contaminazioni, disastri ambientali, infiltrazioni mafiose. Arriva, ascolta e riferisce. Fa molto di più, diventa il difensore di chi indaga. Li indaga da Presidente della Commissione Bicamerale sulle ecomafie e li difende da avvocato e invia i suoi dossier ai suoi magistrati. Come accadrà per Terzigno; indagherà sull'operato del suo padrone, degli amici del suo padrone e poi li difenderà.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares