• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > ONU: ritorna la condanna alle violenze sulla base dell’orientamento (...)

ONU: ritorna la condanna alle violenze sulla base dell’orientamento sessuale

 

Martedì 21 dicembre scorso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato il reinserimento, nella risoluzione sulle esecuzioni extragiudiziarie, sommarie o arbitrarie, del riferimento all’orientamento sessuale che era stato precedemente cancellato (crf. Ultimissima del 19 novembre).

L’Assemblea Generale approva ogni due anni risoluzioni di condanna alle esecuzioni arbitrarie e ad altri generi di uccisioni: la condanna specifica verso i crimini commessi per via dell’orientamento sessuale della vittima era stata inserita nella risoluzione del 2008, in quanto gli omosessuali erano stati riconosciuti come una categoria particolarmente a rischio di violenze. Il riferimento doveva costituire una forma di allerta per i paesi membri sul problema.

Lo scorso 16 novembre il riferimento era stato sostituito con un più generico “discriminazioni su qualunque base”. La proposta di ritornare alla formulazione originale è arrivata con un emendamento degli Stati Uniti, approvato con 93 voti favorevoli, 55 contrari e 27 astensioni. QueerBlog riporta la lista completa dei voti.

Ad ad aver cambiato radicalmente posizione sono stati Angola, Bahamas, Belize, Grenada, Rwanda, Saint Kitts e Nevis e Sud Africa. Tra gli stati che invece sono passati dall’astensione o assenza a un voto favorevole alla reintroduzione ci sono, tra gli altri, Colombia, Albania, Bolivia e Nicaragua.

Prima del voto, si è espresso contro il rappresentante degli Emirati Arabi, a nome del gruppo degli stati arabi, ribadendo il loro rifiuto a inserire nelle risoluzioni espressioni “controverse”. Secondo il gruppo l’orientamento sessuale coprirebbe un’ampia gamma di scelte personali che vanno oltre le relazioni tra adulti consenzienti, e che non dovrebbero essere collegate agli strumenti dei diritti umani. Il rappresentante del Benin, a nome del gruppo degli stati africani, ha espresso parere analogo, dichiarando la propria preferenza per la formula generica che il gruppo stesso aveva promosso e la propria preoccupazione per dei tentativi di creare nuovi diritti o gruppi fraintendendo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Il delegato del Tajikistan, portando il parere dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, si è dichiarato preoccupato della discriminazione e ben disposto al dialogo, ma poco convinto dell’uso di un concetto generico e ampio come la “nozione di orinetamento”, nonché preoccupato dei tentativi di mettere in relazione interessi sessuali e comportamenti. Particolarmente contrario si è dichiarato il rappresentante dello Zimbabwe, secondo il quale le azioni private non necessitano di essere prese in considerazione in ambienti internazionali. Inoltre, ha aggiunto, l’orientamento sessuale è un concetto dal significato oscuro, e non è un diritto umano né un valore universale: la sua delegazione non si sarebbe lasciata imporre una cosa simile, specialmente avesse incluso pratiche come rapporti con animali e pedofilia.

Rappresentanti di Stati Uniti, Belgio, Finlandia, Canada, Argentina, Colombia, Timor Est, Sudafrica e Rwanda hanno invece parlato a favore. Diversi commenti al voto sono riportati sempre da Reuters: ha espresso soddisfazione la Casa Bianca e l’ambasciatore americano al Palazzo di Vetro Susan Rice, secondo la quale il voto sarebbe un “messaggio chiaro che i diritti umani si applicano a tutti gli individui, indipendentemente dal loro orientamento sessuale”. La risoluzione modificata è stata poi approvata con 122 sì, un no dell’Arabia Saudita e 62 astensioni, tra cui quella, poco chiara, degli Stati Uniti, che Louis Charbonneau su Reuters sospetta però scollegata al discorso sull’orientamento sessuale.

Silvia Righini

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares