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Nuova minaccia d’impiccagione per lo scienziato iraniano Djalali

Secondo l’agenzia di stampa privata iraniana Mehr News Agency, sarebbe nuovamente imminente l’esecuzione di Ahmadreza Djalali, l’esperto in Medicina di emergenza che ha fatto ricerca per anni anche all’Università del Piemonte orientale.

Amnesty International Italia ha rinnovato l’appello alle autorità iraniane affinché liberino immediatamente e senza condizioni lo scienziato iraniano-svedese e autorizzino il suo ritorno a Stoccolma, dove risiedono la moglie e i figli che non vede da sette anni.

“La comunità internazionale, compresa l’Italia, non può restare in silenzio di fronte alla situazione di Ahmadreza Djalali e deve chiedere alle autorità iraniane di annullare la sua condanna a morte e garantire al detenuto, nel frattempo, il rispetto della sua integrità fisica e della sua salute, assistenza medica e legale adeguata e comunicazioni regolari con la sua famiglia e i suoi avvocati”, ha dichiarato l’organizzazione per i diritti umani.

 Djalali è stato arrestato nel 2016 durante una visita in Iran e condannato a morte l’anno successivo con l’accusa di spionaggio, dopo un processo gravemente iniquo. A seguito del respingimento dell’ultimo appello dei suoi avvocati, potrebbe essere messo a morte in qualsiasi momento.

Qui è possibile firmare l’appello in suo favore.

 

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