• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Nuova aggressione contro la giornalista russa Elena Milashina

Nuova aggressione contro la giornalista russa Elena Milashina

Fare i giornalisti e occuparsi di diritti umani in Russia ha un costo altissimo: ne sono testimoni le uccisioni di Anna Politkovskaja nel 2016 e della sua erede professionale, Natalia Estemirova, tre anni dopo.

 

Entrambe avevano raccontato gli orrori della Cecenia: delle due guerre e della furibonda repressione interna.

A Elena Milashina avevano promesso che sarebbe stata la terza, da quando nel 2017 fece sapere al mondo che in Cecenia gli omosessuali venivano rapiti, torturati e uccisi e da quando, nel 2020, aveva denunciato che, etichettate ufficialmente come “terroristi”, le persone positive al Covid-19 rinunciavano a chiamare i medici o a recarsi in ospedale.

In quella occasione, il presidente ceceno Kadyrov aveva pubblicato un video su Instagram accusando Milashina di essere “una marionetta dell’Occidente” e chiedendo alle autorità federali di “fermare questi non-umani che scrivono e provocano la nostra gente“. In caso contrario, aveva concluso minacciosamente, qualcuno in Cecenia avrebbe dovuto incaricarsi di compiere un reato per ridurre Milashina al silenzio.

Oggi ci sono andati vicini: mentre si stava recando nella capitale Grozny, l’automobile di Milashina è stata circondata. Uomini dal volto coperto l’hanno picchiata, fratturandole le dita di una mano, l’hanno rasata e le hanno versato addosso del liquido colorato.

Inequivocabile l’intimidazione: “Ti abbiamo avvisata, vattene da qui e non scrivere niente”.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità