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 Home page > Tribuna Libera > Non sono un Pirata, sono un Lettore (di ebook)

Non sono un Pirata, sono un Lettore (di ebook)

Perché in Italia il prezzo degli ebook è pari a quello dei libri cartacei? E' l'ingordigia che alimenta la pirateria in rete?

Quest’estate, in spiaggia, spopolavano i libri di Tiziano Terzani.
Forse per una banale coincidenza oppure per l’effetto passaparola, sta di fatto che sotto gli ombrelloni del lido becco due amici leggere le storie del medesimo autore: La fine è il mio inizio e Un indovino mi disse. Ammetto l’ignoranza: io non conosco lo scrittore Terzani e – a dirla tutta – sono all’oscuro anche della sua carriera come giornalista.

Decido di rimediare e corro su Amazon per acquistare i due ebook: "La fine è il mio inizio" è proposto ad un prezzo sbalorditivo di 10.99€ mentre "Un indovino mi disse" ad un più accettabile – ma sempre esagerato – costo di 6,99€.

Perplesso, mi chiedo: come può un ebook essere così costoso?

Parliamo di un prodotto digitale: un documento dematerializzato non spreca la carta, cioè non distrugge gli alberi, non prevede la consegna nelle librerie e salta tutti gli anelli della filiera produttore-consumatore. L’importo, quindi, non dovrebbe risentire degli incrementi applicati da ogni componente della distribuzione.

E allora perché i due ebook sopracitati sono venduti con lo stesso prezzo delle versioni cartacee?

Mistero dell’editoria italiana.

Navigo sul web e (orologio alla mano) impiego due minuti per trovare gratuitamente i due ebook in formato pdf, pronti da convertire ed essere copiati sul mio Kindle PaperWhite.

Due minuti, centoventi secondi per risparmiare (illegalmente) circa 18€.

Eppure, questa malsana idea non mi sarebbe mai balenata se il prezzo degli ebook fosse stato accettabile. Intendo una cifra ragionevole, non certo gli improponibili 10.99€ ma nemmeno gli 0,99€ di un’offerta lampo. Ad esempio, un equilibrato 2,99€ che accontenti tutti, dal produttore allo scrittore ed infine anche l’indifeso consumatore.

E allora, mentre i grandi esperti del settore discutono e non trovano mai un accordo intelligente, oggi l’unica arma utilizzata per combattere il download illegale resta la repressione con il blocco del sito irregolare ad opera della polizia postale – un ago in un pagliaio. Al contrario, non si vuole comprendere che una politica giusta dei prezzi spingerebbe gli utenti ad acquistare presso gli store ufficiali – con la qualità e gli indubbi vantaggi garantiti dal marchio.

Dopotutto, il mastodontico "mostro" della pirateria in rete ingrassa e si alimenta anche per l’ignoranza e l’ingordigia umana.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.48) 15 settembre 2014 20:59

    Non è un mistero: l’equiparazione dei prezzi serve per sostenere i librai.
    Per esempio, questa categoria - in sofferenza con gli incassi, ma con appoggi in Parlamento - l’anno scorso ha ottenuto che non si possa scontare il prezzo di un libro non più del 15% per contrastare Amazon e altre librerie online.

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