• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > “Nelle tue mani”: a Sassari il testamento bioetico di Ignazio (...)

“Nelle tue mani”: a Sassari il testamento bioetico di Ignazio Marino

"Nelle tue mani": a Sassari il testamento bioetico di Ignazio Marino.

Il senatore PD medico, esperto nella chirurgia dei trapianti ed impegnato sul fronte normativo del fine vita, ha animato il dibattito con studenti e cittadini presso l’ateneo sassarese.

"... E’ giusto che un medico abbia un orientamento politico che possa esprimere nelle scelte di etica in una fase determinante della vita del suo paziente?..." Secondo Ignazio Marino, medico di fama mondiale nella chirurgia dei trapianti, nonché presidente della commissione d’inchiesta sulla efficienza del servizio sanitario nazionale alla camera del Senato e candidato alla segreteria nazionale del P.D. nelle ultime consultazioni primarie del primo partito di opposizione italiano, la risposta è affermativa. Nell’incontro dibattito, svoltosi lunedì pomeriggio (26 aprile) all’aula magna della facoltà di lettere in via Zanfarino, il professore di Chirurgia presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia (PA, USA), e responsabile della collegata Divisione Trapianti d’Organo, ha illustrato il suo pensiero attraverso la presentazione del suo ultimo saggio "Nelle tue mani" (edizioni 2009 Einaudi). L’incontro, organizzato con l’associazione "Liberamente", e l’Ordine dei Medici rappresentato dal suo presidente, Agostino Sussarellu che ne ha moderato gli interventi, e la partecipazione di studenti e specializzandi, ha catalizzato l’attenzione della sala, gremita sino al tramonto, dopo tre ore abbondanti di intenso e affascinante approfondimento.

JPEG - 716.9 Kb
Al tavolo di presidenza.
Con studenti e specializzandi

L’introduzione del collega Sussarellu, operativo nel campo dell’anestesia ed esperto delle sale di rianimazione ha centrato il focus della discussione, risaltando il ruolo del medico rispetto al paziente ed alla volontà di quest’ultimo circa l’applicazione delle cure e terapie. Arduo delimitare la trattazione a protocolli clinici senza esplorare percorsi etici, difficilmente riconducibili a norme generali da applicare senza la necessaria mediazione ai singoli casi.

Lucida e ricca di aneddoti semplificativi la relazione del prof. Marino, vera e propria lectio che ha suscitato unanimi consensi e ringraziamenti da piu’ di uno studente intervenuto al dibattito scaturito.

JPEG - 754.5 Kb
Gli autografi.
La dedica al sindaco Gianfranco Ganau

Con qualche riferimento al suo libro e con tanti esempi sulle scoperte nella medicina degli ultimi 30 anni e sulla formidabile evoluzione nel campo della diagnostica (l’uso di ecografia, tac e risonanza magnetica era ignorato agli albori degli anni ’70) Marino ha affrontato tutti gli aspetti che la modernità della ricerca scientifica comporta. Al centro di un argomento, evidentemente complesso, rimane determinante la figura del medico rispetto alla volontà del proprio paziente. La difficoltà di una decisione importante, quando la volontà del malato non è piu chiaramente espressa, approda nel luogo del dibattito politico. Che in Italia ha assunto i noti conflitti da crociata ( Welby ed Englaro le icone mediatiche ) e prodotto vari disegni di legge abozzati e non ancora licenziati in legge definitiva. Proprio sull’ultimo in discussione, che nel passaggio cruciale dell’articolo 3 impone nutrizione e ventilazione come atto medico non rinunciabile, Marino oppone forte diniego. A conforto del quale, oltre una desistenza terapeutica concordata in "..quell’irrinunciabile rapporto intimo fra medico e < i>assistito...", richiama le parole chiare e inequivocabile di Papa Paolo VI° (tratte dalla lettera del 3 ottobre 1970 inviata dal pontefice alla FIAMC) ed anche quelle del giovanissimo Aldo Moro circa il rispetto totale alla libertà del paziente di non sottoporsi ad ulteriore cura o accanimento terapeutico. Concetti peraltro chiari nei padri della Carta Costituzionale come manifestato all’articolo 32. Su questa tematica dove insiste l’etica ed il codice medico deontologico (Sassari vanta quello piu’ antico in Italia, risalente al 1903, ricorda Sussarellu) la degenerazione in scontro politico è forte e l’aplomb del senatore imperturbabile: "..sulla votazione in Senato chiederò a Bersani di non lasciare libertà di coscienza ai colleghi di partito.."

L’etica nella professione medica appassiona la platea e non riguarda solo il fine vita o l’eugenetica (altro fronte delicato con gli studi su staminali ed embrione). La formazione per gli specializzandi è l’emergenza forte ed in sala risuona la richiesta di interventi in questo settore. Marino richiama ancora la sua esperienza americana dove i criteri di selezione per l’accesso alla sala operatoria sono semplici ma efficaci. Esperienze la cui distanza dalla realtà nazionale appare irraggiungibile e gli ultimi casi della cronaca lo testimoniano. Alla bambina di Vibo Valentia, morta recentemente per una tracheotomia eseguita da chirurghi laringoiatri impreparati, si aggiunge la toccante testimanianza di Maddalena Soro, vedova di Giovanni Nuvoli. Il chirurgo ("anche senatore" e non viceversa – tiene a precisare) dichiara il suo sogno per un Paese normale: dove siano fatte salve il rispetto per la persona e la vicinanza ai deboli. Se questo non sembra un discorso etico che avvicini laici, credenti e politici, la strada è ancora lunga e faticosa.

JPEG - 736.6 Kb
La testimonianza.
Maddalena Soro, vedova Nuvoli

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares