• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Tempo Libero > Fame&Tulipani > Natale | Il brodo di carne non è una scelta obbligata

Natale | Il brodo di carne non è una scelta obbligata

Durante le feste la nostra ricchezza di doni spirituali è talvolta accompagnata anche da un discreto assortimento di doni alimentari caratteristici, e spesso frugali. Tempo di brodo di pollo e di cappone, in zuppiere oceaniche costellate di arcipelaghi di ravioli. Per i vegetariani in aumento è tempo di collaudati brodi vegetali. Ma attenti al Glutine!

JPEG - 46.8 Kb
vegemite su toast
licenza creative commons , dimensioni ridotte rispetto ad originale liberamente circolante

 di Paolo Nicoletti

Durante le feste ci attende almeno una buona ciotola o scodella di brodo caldo, un vero caldo conforto in inverni gelidi e spietati. Non importa se saremo ospitati nella casa del ricco o del povero, o se potremo mangiare da una fine porcellana o da un piatto metallico da mensa: il brodo sarà sempre il medesimo, e forsè sarà più reale e gustoso nella tavola del povero. Ma la tavola del ricco non sarà meno natalizia.

Dopo un lungo viaggio, vedremo luci alle finestre, e sentiremo voci di anziani e di bambini , e verremo accolti da aromi ed odori che sentiamo una sola volta all'anno .

Qualcuno ci aprirà la porta, verremo accolti con un sorriso ed il nostro cuore si aprirà di nuovo .

E se saremo noi ad accogliere gli altri, avremo affrontato il problema di prevedere almeno una portata universale, che vada bene a tutti, carnivori o vegetariani, giovani e non più giovani, qualunque sia la provenienza od il credo.

 Una soluzione strategica può essere quella del mitico vegemite, o estratto di lievito di birra, o estratto di lievito di cereali . Qualcuno dirà subito: ma allora c'è il glutine!

 Per analogia lo yogurt è fatto con il latte, eppure è spesso tollerato da chi non tollera il latte. Allo stesso modo il vegemite potrebbe essere anche tollerato, magari non sempre , da chi non tollera il glutine. Ad ogni modo, nessuno impedisce piccoli esperimenti con piccole dosi iniziali, salvo che tali audaci avventure gastronomiche non siano già state sconsigliate dal proprio medico.

Dunque, che cosa è il vegemite ?

Intanto il nome. Noi sappiamo che ci sono nomi e marchi che sono diventati identificativi dei prodotti. Ad esempio, quando vogliamo una penna a sfera chiediamo una biro (dal nome del suo inventore Laszlo Bìrò, che tra l'altro era anche un giornalista) o una bic (dal nome di chi acquistò nel 1947 i brevetti di Bìrò , ossia il famoso Marcel Bich) , e chiamiamo scotch qualunque nastro adesivo, anche se il vero Scotch era un prodotto inventato dalla 3M, e chiamiamo scottex qualunque tipo di fazzoletto di carta, anche se il vero Scottex è un fazzoletto di carta con un marchio di una ditta che produce vari prodotti di successo, e chiamiamo borotalco ogni prodotto uguale o simile al Borotalco così come era stato concepito nell‘800 dal farmacista di Firenze Henry Roberts etc. etc..

Allo stesso modo, gli Australiani ed i Neozelandesi chiamano vegemite qualsiasi estratto di lievito di birra, e persino qualsiasi estratto di lievito , simile od uguale al vero Vegemite.

 E finalmente ci siamo arrivati. Il Vegemite venne creato sulla spinta di un'onda lunga di ricerche scientifiche applicate all'alimentazione ed alla gastronomia sin dal 700 e dall ‘ 800: questa onda di marea di scienza applicata produsse formidabili creazioni della scienza e della tecnica, come il cibo in scatola, gli estratti di carne del mitico Barone Justus Von Liebig , il malto d'orzo od orzo maltizzato del famoso abate tedesco Sebastian Kneipp (tra l'altro , inventore delle spa in montagna e riscopritore dell'idroterapia dei greco-romani), il thermos (o vaso termico dewar, inventato a fine 800 da James Dewar e commercializzato dalla ditta tedesca Thermos ) ed altre dilettevoli chicche della civiltà.

Il brodo da estratto di carne di Von Liebig è stato, ed è, un vero conforto per persone affette da varie patologie, ad esempio il diabete, consentendo di portare sul luogo di lavoro (dentro un bel thermos ) un bel brodo caldo e confortante, fonte di proteine e sostegno.

Tra una cosa e l ‘altra , se qualcuno ci chiede che cosa è il vegemite in soldoni, noi possiamo rispondere che è una crema commestibile spalmabile a base vegetale, composta per una gran parte di lievito di birra, che ha un suo sapore accentuato e caratteristico ( tale sapore , per combinazione , è molto simile a quello dell'estratto di carne Liebig assaggiato direttamente dalla punta di un cucchiaino, e costituisce la caratteristica comune a tutte le creme alimentari a base di lievito di birra).

 Abbiamo un vegemite che discende da quello originario, ed è il vegemite australiano e neozelandese della Kraft, ed abbiamo altre creme spalmabili molto simili come la inglese Marmite e la Cenovis svizzera ed infine la italianissima crema di lievito vegetale Bovis (di Limena PD , con il suo conciso sito web; la Bovis non ha nulla a che fare con la Scala Bovis o Biometro di Bovis).

 Il vegemite australiano venne elaborato e sintetizzato nel 1922 dal giovane chimico australiano Cyril P. Calliste , che era stato assunto dall'imprenditore Fred Walker dopo che costui si era accorto che i birrifici scartavano immense quantità di lievito di birra. Notoriamente, i primi esperimenti sulle vitamine vennero condotti sul lievito di birra da Casimir Funk (scienziato polacco nato nel 1884 , inventore anche dello stesso vocabolo “vitamine", in origine “ammine della vita") : quindi Walker sapeva che il lievito di birra era pieno di vitamine e di altre preziose sostanze (ad esempio zinco indispensabile agli enzimi e fosforo organico assimilabile nonché privo del colesterolo del tuorlo d ‘ uovo , ed inoltre blandi sedativi del sistema nervoso centrale etc. etc. ), e nello stesso tempo più assimilabile e tollerato rispetto all'estratto di carne.

 Il bello del vegemite e di tutte queste creme alimentari simili (Bovis compreso , che potrebbe essere stato inventato anche prima del prodotto australiano) è che permettono di preparare un buon brodo completamente vegetale, molto simile per sapore e consistenza a quello ottenuto dalla carne o dall'estratto di carne Liebig, tanto da non distinguersi qualora tale brodo venga adoperato a Natale per accompagnare dei bei ravioli vegetali o dei sempre graditi maltagliati .

 Infine , eccoci a Natale e stiamo aspettando i nostri ospiti, pochi o tanti che siano. Vogliamo deliziare tutti con un bel brodo pieno di cose buone come ravioli o formati attraenti di pasta, e non abbiamo il tempo di preparare un vero brodo vegetale, ad esempio mettendo in due litri di acqua bollente i soliti due etti di cipolle, due etti di pomodori, due etti di sedano, due etti di carote , lasciando poi sobbollire per un'oretta ed arrivando poi a filtrare etc. etc.

 Il nostro spirito natalizio ci avrà accompagnato in uno di quegli interessanti negozi di prodotti gastronomici etnici , che a Roma troviamo in Via Cola di Rienzo o Via Frattina o Via Flaminia etc. etc. , e ci avrà ispirato nel procurarci il nostro vegemite , che sia australiano od italiano .

 E quando saremo a casa intenti a preparare il nostro brodo di estratto di lievito di birra per i nostri ospiti , potremo anche non leggere le istruzioni , e ci basterà regolarci come se preparassimo il brodo Liebig , “ veloce da usare e facile da dosare “ , sciogliendo nell ‘ acqua bollente un cucchiaino di estratto per ogni litro di acqua . E basterà un poco di estratto sulla punta di un coltello per insaporire ogni pietanza !

 Si , avremo il nostro bel brodo caldo vegetale di Natale , apprezzato ed apprezzabile da tutti , carnivori o vegetariani che siano, e tutti apprezzeranno il caldo e gradevole ed istantaneo conforto che ci verrà dato da ogni cucchiaio di nettare caldo in questo gelido ed angosciante inverno.

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità