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Napolitano: cittadinanza ai figli degli immigrati, ma la Lega non è d’accordo

Le affermazioni di Giorgio Napolitano sull'esigenza non più differibile di dare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori immigrati ha suscitato, com'era prevedibile, dichiarazioni scomposte e iraconde da parte dei vertici leghisti. Vediamone alcune.

Maroni: "L'idea di dare la cittadinanza a chiunque nasca in Italia è uno stravolgimento dei principi contenuti nella Costituzione". Ma Bobo non è un dirigente di quel partito che predica la secessione, un obiettivo anticostituzionale per eccellenza?

Calderoli: "La Lega su questa materia è pronta a fare le barricate in Parlamento e nelle piazze". Per quanto riguarda le barricate e le piazze staremo a vedere. La Lega le ha sempre sparate grosse senza mai far seguire alle parole i fatti. Titolone de La Padania: "Se ne fregano della crisi - Danno il voto agli immigrati".

Il voto agli immigrati, che è altra cosa dalla cittadinanza ai figli degli immigrati, è il modo con cui ancora una volta la Padania prende per i fondelli i suoi lettori. Reguzzoni, capo gruppo leghista alla Camera: "Cittadinanza agli immigrati? Serve solo per arrivare al voto e modificare in maniera artefatta il risultato politico". Poi si avventura in considerazioni di carattere pseudo filosofico: "Non esistono governi neutri. Non esiste nulla di veramente umano che sia neutro. Un coltello è neutro finché qualcuno non lo prende in mano, e lo usa o per tagliare il pane o per sgozzare un cristiano".

Notate "per sgozzare un cristiano", non un qualsiasi essere umano. Borghezio invece la butta sul piano del diritto: "Il Presidente della Repubblica non deve permettersi di imporre, contro la nostra tradizione giuridica milleniaria, lo "ius soli" sullo "ius sanguinis", stravolgendo così il nostro diritto". La "nostra" tradizione giuridica millenaria? Ma Borghezio, non hai sempre rivendicato le tue radici celtiche? E allora perché dici "nostra"?

Parole che si commentano da sole, non per caso appoggiate da pidiellini ex Msi ed ex An come La Russa e Gasparri. Facciamo una proposta. Visto che i "padani", che orgogliosamente affermano di non essere italiani, risiedono qui da noi, perché non dare la cittadinanza anche ai bambini nati in Italia da genitori "padani"? Non vorremmo che si perpetuasse l'ennesima discriminazione ai danni dei figli del dio Po.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.39) 23 novembre 2011 13:45

    qui non è questione di bambini ma solo ke la cittadinanza aspetta di diritto al bambino quando almeno uno dei genitori è italiano...tra qualke anno questi bambini saranno uomini e donne e saranno in tanti xkè gli italiani non fanno figli!!!! ci andrà bene allora se ci andranno loro al potere mettendo i loro usi e costumi ??????????????? spiacente ma.. stavolta la lega ha ragione

  • Di (---.---.---.44) 23 novembre 2011 14:17

    la lega....partito inutile....e fuori moda....senza un briciolo di umanità.

  • Di (---.---.---.1) 23 novembre 2011 14:52

    Presidente vedi che ci sono cose piu’ importanti da fare e no ste stronzate.

  • Di (---.---.---.1) 23 novembre 2011 15:07

    Non e’ per razzismo o quant’ altro, insomma la vogliamo finire di abbassare le braghe na volta ogni tanto? Pensiamo un po’ piu’ ai nostri giovani, cerchiamo di dargli un futuro un po’ dignitoso, sembra che questa sinistra del cavolo non abbia niente a cui pensare.
    Sinceramente rimpiango Berlusconi, dicono che non era all’altezza, credo che Di Pietro, Franceschini e company mi riferisco anche a Vendola siano peggiori!!!!!. FORZA LEGA NON MOLLARE!!!

  • Di (---.---.---.12) 23 novembre 2011 15:31

    Nella costituzione italiana il presidente della repubblica deve essere "super partes" invece Napolitano sta facendo politica attiva, pure quest’ultima uscita è politica, ed insulta chi non è d’accordo con lui sarebbe un "folle" "un’assurdità" non condividere le sue idee. Questo presidente attenta alla costituzione ed è un golpista, deve essere incriminato e deposto, ma nessuno sembra accorgersene, i radicali che hanno più volte invitato i precedenti presidenti al rispetto della costituzione, ora che questo non la rispetta, ma dice cose che a loro stanno bene, non denunciano ma applaudono, la lega o AN non sembrano accorgersi degl’atti anticostituzionali di Napolitano, perchè sono false opposizioni. Questo presidente ci ha tolto il diritto di voto, ha nominato presidente del consiglio, un tizio che non ha votato nessuno e che per giunta è legato alle banche che ci speculano contro ed ora si mette pure a fare proposte di legge, insultando chi non la pensa come lui.

  • Di (---.---.---.227) 23 novembre 2011 19:18

    noi stranieri paghiamo tutte le vostre e le nostre tasse e lavoriamo e viviamo kn voi xke nn avere anke noi i nostri diritti,nn e giusto farci sofrire x i vostri picci e nn basta presentarci ogni volta in questura,in qulsiasi periodo possiamo o no,bravi!!!!!!!!!!!!!!vogliamo la cittadinanza.............


  • Di (---.---.---.243) 23 novembre 2011 20:28

    Vorrei porre una domanda agli autori di questi commenti astiosi: ma voi veramente pensate che fra una ventina di anni un terzo della popolazione italiana, nata quì, di madre lingua italiana, senza alcun legame concreto con la terra dei loro genitori, possa continuare ad essere discriminata (perché tale sarebbe il rifiuto di cittadinanza) . E i figli di questi apolidi di che cittadinanza saranno ?
     O forse pensate che questi apolidi di fatto prima o poi se ne torneranno al paese dei loro genitori o nonni?
     E ammesso che una cosa così fantasiosa si avverasse pensate che l’apparato produttivo e i servizi pubblici possano continuare a funzionare ?
     Ma insomma la testa dove ce l’avete?

  • Di (---.---.---.80) 24 novembre 2011 01:25

    Se non é razzismo che cosa é.
    Napolitano ha ragione
    Chi vi a fatto italiani ?

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.47) 24 novembre 2011 12:42
    Damiano Mazzotti

    I figli degli immigrati possono già diventare italiani, ma devono attendere i 18 anni, cioè l’età della ragione. E a me sembra una cosa abbastanza ragionevole. Che senso ha dare la nazionalità a un ragazzo che magari non la vuole accettare? Crei solo dei casini in più. E noi italiani siamo bravissimi a creare casini. Però la cosa sarebbe più semplice se si riconoscesse la maggiore età fin dal compimento dei 16 anni. Ne trarrebbero vantaggio anche i ragazzi italiani che finalmente potrebbero far sentire la loro voce.

    I sedicenni in Italia fanno e faranno sicuramente meno danni di chi ne ha più di 70 o di 80 di anni. 

  • Di (---.---.---.136) 20 gennaio 2012 23:42

    Napolitano sostiene un unità fatta in maniera fascista da un e massonoca. Difende uno stato che ha cercato in tutte le maniere di soffocare e cancellare ogni testimonianza di culture e storie di popolazioni non mediterranee. L’ha fatto anche cancellando i nomi originali di paesi, siti ed interi territori, perchè erano testimonianza dim diversità etno-culturale rispetto alla "magna grecia". Il fascismo tricolore nazionalista ha obbligato tante famiglie a cambiare i propri cognomi, perchè finendo con delle consonanti non erano consoni all’artificiale e falsa "cultura italiana" di un inesistente popolo omogeneo.

     Le persone che si sono ribellate ed hanno difeso le proprie tradizioni e lingue, sono state torturate ( come Emìl Chanoux ed altri). Queste cose sono successe qui e l’altroieri, non in sudamerica 200 anni fà. Questo stato ha diviso il paese in due, facendo pagare per 60 anni supertasse al nord per dare al mezzogiorno ( quindi ufficializzando la Padania), il sistema centralista ci ha portati al fallimento. Quindi chi se la prende con la Lega, o è ottuso o in malafede.

     Spero presto in un autonomia e gestione economica indipendente del nord italia. Spero nella Padania libera.

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